LA STORIA Barba e capelli, per Enrico Frea, sono da sempre una questione di famiglia. Premiato con il Sigillo d’oro dalla Camera di commercio di Cuneo, il cornelianese, classe 1960, ha iniziato a osservare da ragazzo il padre e il nonno con le forbici in mano, per poi intraprendere pure lui l’attività e tramandarla al figlio Alberto.
«Sono in pensione ma, come tutti gli artigiani, continuo a lavorare», spiega, «oltre ad Alberto c’è mia moglie Antonella Alberici. Siamo barbieri da sette diverse generazioni, fin da piccolo ho sempre saputo che questo sarebbe stato il mio mondo. Con il premio conferito dalla Camera di commercio ho chiuso idealmente il cerchio: nella chiesa di San Francesco, luogo della premiazione, assistetti per la prima volta al campionato nazionale acconciatori. Avevo quattordici anni».
Quell’anno, il 1974, per Enrico comincia l’apprendistato: «Lavorai per due anni da Biagio, in piazza Pertinace ad Alba. A quell’epoca, mi ricordo ancora, al sabato la gente dalla Langa scendeva e la bottega si riempiva di clienti. Successivamente andai da Franchino Amato in corso Langhe, faceva già tagli per uomo e per donna. Partii per il servizio militare alla fine del 1978 e, al termine, mio padre m’accolse nella sua bottega.
Il mio sogno si realizzava e, nel 1990, aprii il nuovo negozio, sempre in piazza Cottolengo». A contribuire alla sua formazione «è stata anche l’Accademia maschili di Alba. Si trovava in corso Coppino e, poi, per ventidue anni, sono stato insegnante, fino alla chiusura avvenuta una ventina di anni fa. È stata frequentata ogni anno da almeno settanta persone».
Da venticinque anni Enrico è anche impegnato nella Confartigianato, «mi hanno chiesto di guidare la mia categoria per la zona di Alba, poi sono diventato presidente provinciale e regionale della categoria acconciatori, oltre che membro del direttivo nazionale. Ho promosso e partecipato a molte battaglie. Ricordo, per esempio, la lotta per poter evitare che i parrucchieri dovessero smaltire rifiuti speciali come le lamette attraverso l’uso di ditte specializzate».
Nel tempo, Frea si è comunque sempre mantenuto aggiornato, «partecipavo a corsi a Londra e ancora oggi vado spesso a Milano. Nel nostro mondo tutto è cambiato, una volta ti bastavano un pettine, un paio di forbici, due spazzole e un solo prodotto per il lavaggio. Ora, soltanto di questi ultimi, ne ho almeno quindici tipi. Sono scomparsi i tanti clienti settimanali, adesso la gente viene una volta al mese. Oggi nessuno porta più capelli cotonati».
Davide Barile