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TERREMOTO Alba a basso rischio

COLLOQUIO Il terremoto che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna è stato avvertito anche in Piemonte. Nella mattinata di martedì scorso, pochi istanti dopo la scossa sismica, trenta persone – di Alba, ma anche di Asti, Bologna, Gorzegno, La Morra, Montà, Neive, Nizza, Parma, Torino, Trento e Udine – hanno scritto sulla pagina Facebook di Gazzetta, riportando quanto avevano avvertito e la località in cui si trovavano. Ma Alba, in caso di sisma, a quali rischi è esposta? Ne abbiamo parlato con Laura Campigotto, responsabile del settore Protezione civile del Comune, e Daniela Albano, dirigente della Ripartizione delle opere pubbliche.

Le recenti scosse di terremoto hanno causato danni ad Alba, Campigotto? «No. La scuola media Pertini, in via precauzionale, ha evacuato gli alunni. In generale, la cittadinanza ha mantenuto la calma, tanto che ai nostri centralini non sono pervenute richieste di aiuto. Non è nemmeno stato necessario effettuare sopralluoghi in seguito al sisma».

La città si trova in una zona sismica? «I Comuni del Piemonte sono classificati in zona sismica 3 e 4 ovvero sono aree a basso rischio sismico. Alba e i paesi limitrofi sono inseriti nella zona 4, che peraltro fino a qualche anno fa non esisteva, tanto è remota la possibilità che si verifichino terremoti di forte intensità».

Alba è già stata colpita da terremoti? «Nel 1500, a fine 1700 e a inizio 1900, con sismi di magnitudo (stimata) 5».

Per il futuro che cosa si prevede? «Nel 2009, abbiamo chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile di illustrarci un possibile scenario di rischio sismico e i tecnici hanno immaginato che, ad Alba, un sisma di magnitudo 5 della scala Richter e 7 della Mercalli possa verificarsi ogni 2.475 anni. Un sisma del sesto grado della scala Mercalli potrebbe presentarsi ogni 475 anni, determinando, secondo le ipotesi, pochi crolli di edifici e 700 persone sfollate. Ogni 100 anni, invece, potrebbe riproporsi un terremoto poco intenso, del quinto grado della scala Mercalli, con 119 possibili abitazioni inagibili e 236 sfollati. Questi numeri vanno presi con le pinze in quanto si tratta di ipotesi effettuate senza una precisa conoscenza del patrimonio edilizio».

A proposito di patrimonio edilizio, gli edifici comunali come sopporterebbero un sisma? «Criticità potrebbero manifestarsi negli edifici storici, difficili da mettere in sicurezza dal punto di vista sismico. Le costruzioni più recenti, realizzate dopo l’entrata in vigore della norma che obbliga i costruttori a rispettare le norme antisismiche regionali e nazionali, sono esposte a rischi inferiori. Il Comune è tenuto a osservare le norme sismiche nella realizzazione e ristrutturazione di edifici strategici, come scuole, asili nido, ospedali e centri di pronto soccorso».

Il Comune sarebbe pronto ad affrontare un’emergenza sismica? «Nessun Comune italiano lo è, nel senso che il terremoto è un’emergenza imprevedibile e difficile da fronteggiare. Il sisma è in grado di compromettere tutti i sistemi e i servizi essenziali della città. In ogni caso, se si dovesse verificare un forte terremoto, la Protezione civile dev’essere pronta a scendere in campo, perché il Sindaco è l’unica autorità in ambito comunale e a lui spettano i primi interventi».

Quali accorgimenti pensate di attuare in ottica preventiva? «Nonostante il rischio che un forte terremoto colpisca Alba sia basso, il Comune promuove la formazione della prevenzione in particolare nelle scuole, insegnando ad affrontare il terremoto senza panico e a mettere in atto i comportamenti corretti».

Quali strutture comunali sono già antisismiche, Albano? «Le scuole materne Cencio e Fenoglio, la scuola media di Mussotto, la parte nuova dell’Ampelion all’Enologica, la palestra Montessori e il nuovo centro di Protezione civile di via Ognissanti».

Qual è la situazione nel campo dell’edilizia privata? «In linea generale, vale lo stesso principio degli edifici comunali: è probabile che le costruzioni più recenti, capannoni industriali e centri commerciali compresi, siano più sicure perché realizzate nel rispetto della normativa».

Enrico Fonte

Foto Marcato

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