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Aria di crisi in Municipio a Bergolo

BERGOLO La scorsa settimana abbiamo dato notizia del voto contrario del vicesindaco Piercarlo Abbate e del fratello Giuliano sulla delibera consiliare relativa all’Imu. Il primo cittadino Stefano Boido ha replicato revocando la delega di vicesindaco a Piercarlo Abbate, il quale, di conseguenza, ha deciso, insieme al fratello, di passare all’opposizione.

Gli Abbate nella precedente legislatura erano stati oppositori di Boido, mentre nell’ultima campagna elettorale (nel 2011) lo hanno sostenuto nella partita contro la squadra di Mario Marone (nella quale figuravano tanti ex alleati di Boido) terminata con la vittoria del Sindaco uscente con quattro voti di scarto.

Contattato da Gazzetta, Piercarlo Abbate ha spiegato il perché del voto contrario sulla delibera che ha sancito l’aumento delle aliquote Imu, salite dal 4 al 5 per mille per quanto riguarda le abitazioni principali e dal 7,6 all’8,6 per mille per gli immobili diversi dall’abitazione principale. «Non ho nulla di personale contro chi possiede una seconda casa, ma ritengo che a costoro si sarebbe dovuto richiedere un contributo maggiore rispetto a chi invece possiede a Bergolo un’unica casa e, con grande sacrificio, ha scelto di abitarci tutto l’anno. Credo che questo aumento vada a penalizzare quelle poche persone, che, avendo deciso di restare nel nostro paese, andrebbero invece premiate», ha affermato Piercarlo Abbate, il quale ha anche scritto un duro comunicato stampa, nel quale si legge: «La revoca della mia delega è una scelta grave, presa in maniera dirigista dal Sindaco, che finora ho sostenuto con chiarezza nelle scelte amministrative e politiche, nel solo interesse dei cittadini e del nostro territorio. Le accuse che mi vengono rivolte non corrispondono alla realtà e lo dimostrerò nelle sedi e nei tempi opportuni. Insieme a Giuliano Abbate, passerò all’opposizione, in modo da poter evidenziare come il sindaco Boido e l’assessore Rava, in tempi non sospetti, già operassero al fine di danneggiare la mia persona e l’immagine di vicesindaco per motivi a me sconosciuti. Garantirò tutto il mio impegno per il bene dei cittadini fino alla fine del mandato, portando avanti un’opposizione intransigente, considerando anche il fatto che da oggi il Sindaco non avrà più una maggioranza».

Il sindaco Stefano Boido

Il sindaco Stefano Boido, convinto della propria decisione, crede che il “no” degli Abbate abbia altre ragioni. «Riteniamo di aver sempre agito nella massima legalità e trasparenza, dedicando tempo, impegno e risorse personali al paese. Non ci sentiamo colpevoli di nulla, anche perché, presentando in Consiglio le nuove aliquote Imu, ho affermato che la decisione si sarebbe potuta rinviare in modo da avere il tempo per poter prendere in esame eventuali proposte alternative, ma nessuno si è fatto avanti. Mi sorge quindi il dubbio che il voto contrario degli Abbate sia stato dettato da altri motivi e che, di conseguenza, avesse altre finalità».

Che cosa accadrà nelle prossime settimane è difficile da prevedere, anche se è evidente che il Comune, in queste condizioni, è difficilmente governabile.

Nel prossimo Consiglio comunale il gruppo guidato da Stefano Boido potrebbe perdere concretamente la maggioranza, dato che all’opposizione composta da Mario Marone, Gian Franco Casetta ed Emilio Banchero (alleato di Boido nella precedente legislatura) si aggiungeranno, almeno a livello formale, Piercarlo e Giuliano Abbate, per un totale di cinque consiglieri, tanti quanti quelli della maggioranza. La crisi dell’amministrazione Boido è ufficialmente aperta.

Enrico Fonte

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