tartufo

copertina fiera tartufo 2014

La Fiera del tartufo nasce dall’intuizione che un prodotto di nicchia – in senso geografico e di consumo – può esercitare un richiamo fortissimo. Un’idea di grande marketing quando ancora il termine era sconosciuto. Alla fine degli anni Venti Alba celebrava il suo prodotto più apprezzato, il vino. I tartufi bianchi erano il dono dei contadini ai professionisti della città. Fu Giacomo Morra a capire che le trifole sarebbero potute diventare molto di più, qualcosa «per molti, ma non per tutti», per citare una pubblicità di molti anni dopo. A 86 anni di distanza dalla prima edizione, la Fiera mette in rassegna tutti i prodotti dell’albese. Il vino, i formaggi, la carne, gli ortaggi. E momenti di approfondimento e mostre. Dalla fine degli anni Sessanta un ruolo importante è affidato ai borghi della città, ora nove, che danno nuova vita al passato di fiero Comune medievale con il Palio degli asini, la sfilata e momenti di festa e animazione.
I visitatori sono a quota centomila e l’indotto vale molti milioni di euro.
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