
DOGLIANI Sono stati 342 gli interventi che il distaccamento volontari dei Vigili del fuoco di Dogliani ha effettuato nel 2022, coprendo cinquantadue Comuni della Granda. Nel computo delle uscite rientrano 103 bonifiche di nidi di calabrone, 89 incendi (dei quali 37 hanno interessato boschi e sterpaglie), 39 incidenti stradali, 28 aperture porte, 17 soccorsi a persone, 13 soccorsi ad animali, 9 rimozioni di alberi pericolanti, 6 danni causati dall’acqua, 4 fughe di gas e altri ancora.
I ventiquattro vigili volontari doglianesi sono guidati dal capodistaccamento Maurizio Sappa, affiancato dal vice Marco Chiappella. A fine 2022 sono entrati in servizio i giovani Leonardo Albarello e Lorenzo Lorrai: quest’ultimo ha seguito le orme del padre Luigi. Parallelamente opera l’associazione di volontariato Pompieri in Langa, presieduta da Claudio Raviola, che si occupa di raccogliere fondi ed educare le nuove generazioni a comportamenti virtuosi.

Spiega Pierteresio Cagnasso, capodistaccamento fino al raggiungimento della soglia limite dei sessant’anni e memoria storica del gruppo: «Tutto inizia nel maggio 1888, quando la comunità Doglianese si dotò del primo corpo comunale di Guardie a fuoco, poi divenuti Civici pompieri. Da allora, tra alterne vicende, la loro presenza è stata costante. Nel 1935 furono assorbiti dai corpi provinciali e, nel 1941, dal Corpo nazionale. Agli albori, quando scattava l’allarme la pompa era caricata su un carro trainato da cavalli preso a nolo: chi aveva subito il danno riceveva anche la nota spese».

Oggi «i tempi sono altri, ma il distaccamento volontario di Dogliani continua a garantire la propria disponibilità ventiquattro ore al giorno. Dal Ministero dell’interno arrivano pochi fondi: dei quattro mezzi in dotazione, tre sono stati acquistati con risorse proprie. L’ultimo, alcuni anni fa, è stata un’autopompa Iveco comprata grazie alla fondazione San Giacomo Charitable, espressione della famiglia Einaudi. Lo stesso presidente della Repubblica Luigi, nel 1953, fece assegnare ai pompieri di Dogliani un’autopompa Fiat 640».
Davide Barile
