
ALBA Dopo aver completato la prima parte dei lavori lo scorso agosto, con alcuni disagi al traffico, si è riaperto il cantiere per lo scolmatore del rio Misureto, tra via Cencio, via Santa Margherita e via Rio Misureto, nella zona della Moretta.
Una maxioperazione, nel complesso, da due milioni e mezzo di euro, finanziati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Alba e da Sisi (Società intercomunale servizi idrici). L’obiettivo è ampliare la portata del piccolo torrente, nella parte interrata, insufficiente a far defluire l’acqua da corso Enotria.
Il cantiere
Spiega l’assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio: «Dalla scorsa settimana, gli operai sono al lavoro per realizzare la parte più importante del progetto. Tramite una trivella, viene inserita una tubazione con un diametro di 1,8 metri, che servirà ad ampliare la capacità di raccolta del rio. La trivella scava e il tubo viene immesso a piccoli passi: la previsione è di procedere per circa 3 metri al giorno».
Questa fase dovrebbe avere una durata di circa un centinaio di giorni, visto che l’intero tragitto della tubazione è di 350 metri. Nell’area, non ci saranno ulteriori limitazioni del traffico. Più impattante sarà il cantiere per l’altra parte dell’opera, che riguarderà corso Enotria: «Per questa fase, attenderemo l’estate, con la chiusura delle scuole, per evitare disagi sul traffico della Moretta, già spesso congestionato, soprattutto in prossimità della scuola Enologica», dice Reggio.
Ecco il video dei lavori:
Lo scolmatore
Lo scolmatore è un intervento molto atteso dalla zona, che in passato ha fatto spesso i conti con gli effetti delle piogge intense, con allagamenti. L’episodio più grave si è verificato nel settembre del 2019. «L’opera sarà risolutiva, nell’interesse degli abitanti del quartiere», conclude l’assessore.
Tra gli interventi avviati in città nelle ultime settimane, c’è anche il cantiere per il nuovo asilo nido in corso Europa, finanziato con i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’importo dell’opera si avvicina ai tre milioni di euro.
Francesca Pinaffo
