
IL RAPPORTO È stato presentato nei giorni scorsi l’ultimo rapporto di sostenibilità del gruppo Ferrero, relativo all’esercizio 2022-23, che attesta il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi: il 90 per cento di tracciabilità nella filiera della nocciola e il 90,7% di riciclabilità, riutilizzo o compostaggio degli imballaggi.
Altro progresso rilevante è stata la riduzione dei consumi idrici degli stabilimenti: 20% in meno rispetto all’anno di riferimento 2017-18 e del 9,6% nei confronti del 2021-2022.
Secondo fonti aziendali, lo sforzo maggiore di Ferrero è relativo alla promozione di una maggiore trasparenza lungo la catena di fornitura dei propri ingredienti chiave. Nella filiera delle nocciole, oltre al 90% di tracciabilità, si evidenzia un incremento del 79% – grazie alla continua collaborazione con agricoltori, fornitori, istituzioni, università e centri di ricerca – per promuovere pratiche agricole sostenibili.
In collaborazione con i partner presenti sul territorio, il gruppo ha inoltre contribuito ad affrontare sfide complesse, come la deforestazione, adottando mappature satellitari per aumentare la tracciabilità del cacao a livello di azienda agricola, che ha raggiunto il 93% nel 2022/23.
La collaborazione gioca inoltre un ruolo di fondamentale importanza per accelerare i progressi nel contrasto al lavoro minorile nel mondo. Ferrero perciò continua a collaborare con l’associazione Save the children, che opera in 65 comunità della Costa d’Avorio, uno dei principali Paesi di approvvigionamento del cacao, raggiungendo oltre 18mila persone.
Il gruppo lavora molto anche con la Earthworm foundation e l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), rispettivamente lungo le catene di fornitura dell’olio di palma e delle nocciole.
Lorenzo Germano