
CUNEO L’Immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Azienda ospedaliera San Croce e Carle di Cuneo è stata scelta come unico centro del Piemonte e uno dei 7 in Italia per partecipare a uno studio multicentrico internazionale insieme ad altri 15 Paesi al mondo.
«Lo studio, iniziato in questi giorni – spiega Paola Manzini, direttore della struttura – si propone di testare un nuovo farmaco per il trattamento di una malattia rara chiamata Protoporfiria Eritropoietica che impatta sulla qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti impedendo loro o riducendo di molto la possibilità di esposizione alla luce. Il nuovo farmaco, che verrà sperimentato su 150 pazienti di tutto il mondo, promette di permettere ad essi un aumento della tollerabilità alla luce con possibilità di essere esposti, senza danni cutanei, per tempi più lunghi rispetto alle loro possibilità attuali».
Lo studio che avrà una durata di circa 62 settimane sarà impegnativo per i pazienti e per il personale che li seguirà in questo lungo periodo. Ai pazienti si richiede infatti un numero di almeno dieci visite di un’intera giornata in ospedale per esami ed accertamenti durante tutta la durata dello studio e di esporsi alla luce quotidianamente, nonostante i loro sintomi, registrando su un diario elettronico le esposizioni e i relativi sintomi e la loro durata.
Il personale coinvolto sarà principalmente quello dell’immunoematologia ma anche la dermatologia, la farmacia e il laboratorio di oncologia traslazionale saranno parte integrante del progetto con il supporto del Clinical trial center aziendale.
