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6mila euro da Sarotto all’istituto di Candiolo

La consegna della donazione ha avuto luogo a Neviglie presso l’azienda vitivinicola Roberto Sarotto

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La consegna dell'assegno da parte della famiglia Sarotto

NEVIGLIE poi c’è chi si ostina a sostenere che il vino fa solo e sempre male! Premesso che si tratta solo di una battuta, è doveroso dare notizia che proprio grazie al vino, anzi al “re dei vini”, sabato scorso  l’Istituto di Ricerca oncologica di Candiolo ha ricevuto una donazione di 6.000 euro che saranno utilizzati per le attività di ricerca e cura che l’Istituto porta avanti da sempre solo grazie alle donazioni dei suoi sostenitori. La consegna della donazione ha avuto luogo a Neviglie presso l’azienda vitivinicola Roberto Sarotto nel corso della presentazione del barolo “Ai Fondatori”, annata 2016 “Riserva” affinato all’interno della botte più grande del mondo.

«Oggi siamo qui – ha spiegato Sarotto – per ricordare chi ha fatto in modo che tutto questo avesse inizio e potesse raggiungere i traguardi di cui andiamo fieri come famiglia, come parte di una comunità e come azienda. In questo senso è doveroso l’impegno a investire nella solidarietà per restituire al territorio l’energia e le risorse che ci ha messo a disposizione».

In questo modo è stato possibile, grazie alla vendita del primo lotto di bottiglie di Barolo “Ai Fondatori”, creare il fondo donato sabato 6 luglio a favore del centro oncologico di Candiolo.

L’importanza della ricerca

«Si tratta – ha sottolineato il dottor Gianmarco Sala, direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – di un contributo significativo che consentirà al nostro istituto di proseguire nella sua missione di polo di ricerca scientifica di altissimo profilo. “Senza ricerca non c’è cura”, questo è il nostro motto. E la ricerca scientifica richiede impegno e risorse. Grazie per il vostro aiuto: faremo in modo che possa dare grandi frutti».

Nel frattempo il progetto di solidarietà prosegue. Il prossimo anno sarà protagonista a Neviglie la Federazione Malattie Rare Infantili che opera presso la clinica universitaria “Regina Margherita” presente all’evento con il suo presidente, dottor Roberto Lala.

Beppe Malò

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