
ALBA Come riassumere il Consiglio comunale di martedì 30 luglio, prima e vera prova di confronto politico e fattuale tra maggioranza e opposizione? Iniziato alle 16 e chiuso solo dopo nove ore di cottura a fuoco lento dei gruppi politici, della Giunta, del pubblico e del personale del Comune, il Consiglio, ancora una volta, ha dimostrato quanto sia paradigma dei casi della vita: quando sembra che tutto procede bene, forse complice quel forno in cui il pomeriggio estivo ha trasformato la sala Teodoro Bubbio, le cose si complicano all’improvviso e proprio a pochi passi dal traguardo.
Ma andiamo con ordine. Il Consiglio aveva all’ordine del giorno tre capitoli principali: le interrogazioni, le delibere a carattere economico e le nomine dei presidenti e loro vice delle cinque Commissioni consiliari permanenti: Urbanistica, Ambiente, Bilancio, Cultura e Regolamento del Consiglio comunale oltre alla Commissione edilizia.
Caporalato e via Pola
Le interrogazioni, pur potenzialmente territorio di confronto frontale, non hanno offerto grandi sussulti e hanno trattato in prevalenza dei temi previsti alla vigilia del Consiglio: il caporalato, il sequestro del locale dormitorio a fianco della stazione ferroviaria, la chiusura del Centro di assistenza di via Pola e il trasferimento degli ospiti nei locali della palestra della Scuola media Macrino previsto per domenica 4 agosto. In subordine si è parlato anche di trasporto pubblico locale, di mobilità sostenibile, di asfaltature, di Polizia Locale e del “dopo Angioletta Coppa” che proprio oggi, 31 luglio, prende definitivamente congedo dal Comune.
I toni tra interroganti e interrogati sono stati, nel complesso, piuttosto cordiali anche quando il giovane Lorenzo Barbero (eroico nell’avere indossato la giacca per tutto il trattamento termale) ha espresso consistenti perplessità in merito alla gestione dell’emergenza migranti e della scelta della palestra Macrino come compromesso per superare il periodo di chiusura del centro di via Pola dove sono ineludibili interventi di manutenzione e riqualificazione.
La buona sintonia generale si è confermata nel corso della lunga ed estenuante valutazione del complesso di delibere indispensabili per valutare lo stato di salute dell’attività economica e amministrativa, il permanere degli equilibri contabili, le condizioni delle società partecipate dal Comune e, ovviamente, la delibera da 3,8 milioni di euro indispensabile per l’assestamento generale del bilancio finanziario di previsione per il triennio 2024 – 2026.
Toni in generale pacati: i più critici Barbero e Boeri
Carlo Bo per l’opposizione e Elena di Liddo per la maggioranza hanno espresso il reciproco apprezzamento per le valutazioni espresse e per la disponibilità a preporre consapevolmente il buon governo della città e l’interesse degli albesi alle ragioni di parte o schieramento. Anche l’assessore al Bilancio Luigi Garassino ha preso atto con soddisfazione della sostanziale apertura dell’opposizione nei confronti dei buoni propositi e dei buoni dati prodotti dalla Giunta Gatto.

Solo Lorenzo Barbero, sempre in giacca, e Domenico Boeri hanno avuto spunti critici: il primo sostenendo che la variazione non prevede risorse per i giovani; il secondo per una “procedura contabile” che bloccherebbe 500mila euro, fatti rientrare come avanzo di amministrazione, sino all’aprile 2025 quando sarà rideterminato l’ammontare dell’avanzo e la sua destinazione.
Il caso scoppia all’una di notte
La situazione si è complicata verso l’una del mattino e dopo un consumo incalcolabile di bottiglie d’acqua. Il casus belli è stata la nomina di Carlotta Boffa a presidente della Prima Commissione. L’opposizione, attraverso un duro comunicato, ha preso le distanze dalla decisione della maggioranza di non affidare alla minoranza la presidenza delle Commissioni Urbanistica, Bilancio e Regolamento. Di qui la richiesta di istituire con effetto immediato la Commissione di Controllo e garanzia.
Beppe Malò
