
ALBA Nelle prime ore del pomeriggio di giovedì 18 luglio, un internato della casa di reclusione Montalto di Alba, per futili motivi afferrava una sedia e la lanciava contro le telecamere e i distributori dell’acqua della sezione. Poi aggrediva due agenti di Polizia che erano intervenuti per calmarlo: a raccontare l’episodio è Enzo Ricchiuti segretario generale aggiunto della Fns Cisl che continua, «a fatica è stato riportato nella propria camera di pernottamento. Subito dopo un altro internato accusava un malessere per cui veniva disposto di farlo visitare dal medico di turno e nel contempo far refertare anche i colleghi aggrediti, ma il medico di turno non sentendosi in sicurezza per l’incolumità sua e del personale infermieristico, ha richiesto al comandante di fare intervenire un’ambulanza, che è arrivata poco dopo.
Continua il segretario: «Siamo in una situazione paradossale, anche perché il personale di Polizia penitenziaria pur non sentendosi mai al sicuro non si è mai sottratto all’intervento e come in questo caso, subendone sempre le conseguenze. Speriamo che il Provveditorato regionale apra un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’accaduto».
Ricchiuti conclude: «Ad Alba il carcere è diventato un inferno, purtroppo trasformare un istituto circondariale in una casa di lavoro che ospita solo internati in misura di sicurezza e senza dotarlo preventivamente di poliziotti, mezzi e personale medico specialistico è stato un azzardo e alla fine tutto è sempre scaricato sulle spalle del corpo di Polizia penitenziaria, senza tralasciare le figure del carcere quali il Direttore, comandante, i sottufficiali e gli agenti, senza la minima tutela da parte di nessuno».
