
ALBA Se in Consiglio il rigore istituzionale e gli applausi sono prevalsi, fuori c’è già chi si prepara a graffiare, forse come anticipo di ciò che si vedrà a partire dalla seduta di luglio.
Le prime interviste rilasciate a Gazzetta d’Alba dai neoassessori, la scorsa settimana, hanno colpito nel vivo alcuni dei loro predecessori.
Reggio: «Le grandi opere sono prioritarie»

Così Massimo Reggio, che ha passato il testimone a Edoardo Fenocchio per quanto riguarda i lavori pubblici: «Il nuovo assessore dice che il problema del traffico non si risolve solo con le grandi opere ed è condivisibile. Ma non vorrei che questo approccio le mettesse in secondo piano: il terzo ponte, come la tangenziale Est e Ovest, sono prioritarie per la nostra città».
E aggiunge: «Bisogna portarle avanti con grande energia: il cantiere del ponte deve partire entro due anni».
Nemmeno Emanuele Bolla, ex assessore al turismo ha preso molto bene la nostra intervista alla nuova delegata Caterina Pasini, vicesindaca.
Bolla: «Si vuole creare una spaccatura tra il turismo e la città»
Spiega Bolla, l’unico assente dal primo Consiglio, per giustificati motivi di lavoro: «Quando Pasini afferma che il turismo enogastronomico è una nicchia, io riporto alcuni dati: tra i viaggiatori italiani, nel 2023, il 58 per cento si è mosso almeno una volta per motivi legati al cibo e al vino. La sua affermazione non tiene conto del fatto che la nostra città è conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti culinari, come per il riconoscimento di città creativa per la gastronomia Unesco».
Sul fatto che tale segmento sia alla portata di pochi, Bolla puntualizza: «È vero che il turismo enogastronomico attira un pubblico con elevata capacità di spesa. Tale situazione, però, non è accaduta per caso: è il frutto delle strategie di crescita turistica. Da sempre, preferiamo la qualità rispetto al turismo di massa».
Le strategie turistiche per il futuro
Bolla fa un esempio: «Gli escursionisti che si fermano una giornata, intasano la città con i pullman e, magari, si portano i panini nello zaino. Lo dico con rispetto, ma le loro ricadute sul territorio sono praticamente pari a zero». Ripren altro punto dell’intervista, Bolla interviene sul tema dei sentieri e del turismo all’aria aperta: «La nostra Amministrazione è intervenuta con la sistemazione di percorsi, segnali e la creazione di un sito Internet. Grazie a un bando da 200mila euro, nei prossimi mesi potrà essere rifatta tutta la cartellonistica dei luoghi simbolo».
E aggiunge: «Insinuare che ci siamo disinteressati della questione è falso. Lo ripeto: i sentieri sono belli, ma il veicolo primario per la promozione turistica di Alba deve restare il tartufo».
Conclude: «Già durante la campagna elettorale si è cercato di creare una spaccatura. È un tipo di approccio ideologico che deve finire: il turismo deve essere trattato davvero con rispetto»
Francesca Pinaffo e Davide Barile
