BRA La maggioranza braidese di centrosinistra replica alle considerazioni dei consiglieri di minoranza, apparse sul numero di Gazzetta in edicola e che riportiamo in basso, in questa pagina.
Consiglieri e assessori commentano: «La maggioranza non ha applicato nessuna forma di chiusura alla minoranza: infatti ad essa è stata offerta la vicepresidenza del Consiglio comunale. Una prassi che il centrosinistra ha adottato dopo che, nel 2004, l’allora sindaco del centrodestra ruppe la tradizione dell’alternanza e addirittura negò alla minoranza la vicepresidenza. Inoltre sono state offerte alla minoranza le presidenze della Commissione Statuto (l’unica Commissione definibile “di controllo”) e della Commissione ambiente, come pure la vicepresidenza della Commissione urbanistica. Tutte queste offerte sono state rifiutate in modo esplicito, chiedendo come unica controproposta la presidenza della Commissione urbanistica: che non è affatto una Commissione di controllo, bensì di pianificazione del territorio urbano, e quindi con il massimo di rilevanza per chi ha l’onere di amministrare la città. Respingiamo in modo drastico anche le accuse alla vicepresidente Sibille di aver avuto “difficoltà nella gestione dell’assemblea”».
E concludono: «Se poi i consiglieri di minoranza vogliono avere un riferimento puntuale ed attuale su qual è l’apertura del centrodestra in altre realtà, suggeriamo loro di esaminare le scelte fatte nell’unico Comune delle “sette sorelle” da loro amministrato: alla minoranza di Fossano (che ha perso per 228 voti) non è stato concesso assolutamente nulla».
Nel pomeriggio di martedì 30 luglio (con inizio alle 16.30) nuova seduta del consiglio comunale cittadino, che ha un fitto ordine del giorno: la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’assestamento al bilancio previsionale 2024/26, oltre alla nomina di rappresentanti del Consiglio in seno alle consulte comunali delle famiglie, del volontariato e per la disabilità e l’inclusione, l’approvazione del regolamento della Commissione consultiva per l’agricoltura e l’elezione dei componenti della Commissione edilizia.
Valter Manzone
«Fare opposizione è diritto legittimo»
«Non desideriamo alimentare conflitti, ma difendiamo i nostri diritti legittimi. Come eletti, abbiamo il diritto e il dovere di esprimere disaccordo, come già comunicato in Commissione urbanistica. Uniti, protestiamo contro la decisa chiusura della maggioranza, che propone ruoli di minor rilievo alla minoranza ignorando il nostro ruolo essenziale». I sei consiglieri di minoranza affidano a un nuovo comunicato unitario il loro punto di vista sull’avvio di questa nuova consiliatura, che al momento ha già fatto registrare più di una turbolenza.
Spiegano infatti, a una sola voce, Massimo Somaglia, Anna Messa, Giuliana Mossino, Carlo Patria, Sergio Panero e Davide Tripodi: «Durante la prima riunione del Consiglio comunale, abbiamo presentato il consigliere Panero come candidato alla presidenza del Consiglio stesso, per coinvolgere attivamente la minoranza, essendo il più votato tra tutti i membri. Purtroppo, la nostra proposta è stata respinta».
«Nella successiva seduta, il 10 luglio, è emerso che Sibille, chiamata a ricoprire il ruolo di presidente data l’assenza di Bailo che era stato eletto la volta precedente, ha avuto difficoltà nella gestione dell’assemblea».
Secondo l’opposizione, nel guidare la seduta ha mostrato scarsa familiarità con il regolamento, indicando erroneamente i tempi degli interventi, esprimendo concetti che suggerivano che non tutti i membri del Consiglio fossero sullo stesso piano: «Anche interrompendo il sindaco Gianni Fogliato durante il suo intervento sulle linee programmatiche per spingerlo a concludere. Per tali comportamenti, Sibille non ha fornito né chiarimenti né scuse», dicono i sei consiglieri di minoranza.
Poi il centrodestra aggiunge: «Alla prima seduta della Commissione urbanistica, abbiamo avanzato la richiesta di scegliere la presidenza, in linea con la precedente consiliatura, per esercitare quelle funzioni di controllo che sono proprie della minoranza. Anche questa richiesta è stata respinta».
Dall’opposizione concludono: «Vogliamo sottolineare che questa non è una critica personale, bensì una protesta legittima. Non possiamo permettere che vengano messe in discussione le basi del Consiglio comunale, patrimonio di tutti, compresi coloro che attualmente fanno parte della minoranza e che dissentono in maniera rispettosa da questa Amministrazione».
Martedì 30 luglio, con inizio alle 17, in Municipio è prevista una nuova seduta della massima assemblea cittadina: sarà un ennesimo banco di prova dei rapporti tesi tra le forze della città.
Valter Manzone
