
ALBA Mancano due giorni alla manifestazione contro il caporalato, indetta per questo martedì – 16 luglio – dalle 14 in piazza Risorgimento. A convocarla, Cgil, Cisl e Uil.
Dopo l’indagine della Procura di Asti, che ha portato alla luce un sistema di sfruttamento e di violenze contro i braccianti di origine straniera, sono state tante le reazioni da parte del mondo dell’agricoltura.
Abbiamo contattato Sergio Germano, nuovo presidente del consorzio di tutela del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani: «Le immagini diffuse da Procura e Questura parlano chiaro: sotto atti criminosi che vanno condannati in modo deciso, così come condanniamo con forza tutto ciò che rientra in questo sistema di sfruttamento, in quanto produttori. Questo modo di agire non rientra nella correttezza che da sempre caratterizza il nostro comparto agricolo».
Germano prosegue: «Si fa presto a generalizzare e parlare di Langhe per avere ancora più eco mediatico. Parliamo di casi limitati, a fronte di una miriade di aziende sane».
Eppure gli intermediari operano se le aziende chiedono loro forza lavoro: «Con le cooperative, non si risparmia. Credo che certi agricoltori si siano messi nelle mani di questi soggetti per superficialità, presi da un bisogno urgente di trovare personale. Non certo per lucrarci. Per questo bisogna essere attenti e selezionare: noi, come consorzio, portiamo avanti il progetto dell’Accademia della vigna, che unisce formazione e lavoro. Stiamo anche lavorando su questo fronte come Piemonte land of wine».
f.p.
