
L’INCONTRO Napoletano di nascita si ritiene un piemontese di adozione; dopo l’ultimo incarico svolto nella provincia di Belluno è arrivato a Cuneo la scorsa settimana il nuovo prefetto: Mariano Savastano sostituirà Fabrizia Triolo, spostata a Modena. Per il prefetto c’è stato giusto il tempo di ambientarsi, incontrare il presidente della Provincia Luca Robaldo, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, il vescovo Piero Delbosco e i rappresentanti delle Forze dell’ordine: è già tempo di concentrarsi sui problemi del Cuneese.
Il prefetto ha incontrato anche la stampa. «Tra le due Province vedo grandi similitudini: sono due territori molto attivi dal punto di vista produttivo. A Belluno il distretto dell’occhialeria, nel Cuneese il mondo enogastronomico. Sto scoprendo passo passo le persone e la città, ma lo slogan che guiderà il mio mandato sarà lo stesso: porte aperte a palazzo del Governo. Se dovessi indicare un obiettivo da raggiungere direi sicuramente che voglio coniugare le aspettative della comunità affinché siano offerti servizi pubblici efficienti, completate le opere pubbliche ancora in cantiere, realizzati tutti gli obiettivi del Pnrr con le esigenze della sicurezza», spiega Savastano.
Guidato da passione, esperienza ed entusiasmo il prefetto Savastano ha riportato l’attenzione su due temi su cui in questi giorni ha iniziato a lavorare: il caporalato e il Tenda bis, due questioni quanto mai attuali. «Non possiamo evitare le migrazioni verso l’Italia, siamo un Paese di frontiera. Quello che possiamo fare è decidere come affrontare il fenomeno. Sono una risposta al calo della natalità; si tratta di uomini e donne, ma sono anche lavoratori. Devono essere accolti in modo dignitoso, inserendoli nelle aziende, ma è implicito che tutto vada fatto in modo regolare».
Rispettare il protocollo realizzato dai predecessori in materia di lavoro sarà un ottimo punto di partenza. E poi l’attenzione è passata alle infrastrutture che interesseranno il territorio, prima tra tutte il Tenda bis. I contatti creati nella Provincia di Belluno per la realizzazione delle opere funzionali alle prossime olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 saranno utili a sollecitare anche i lavori sul colle, sbocco strategico per il Piemonte verso la vicina Francia. «Da cittadino non sopporto le promesse, preferisco essere schietto e non dare false aspettative. In questi pochi giorni ho capito quanto queste chiusure stiano impattando sui territori interessati; mi impegnerò subito a contattare i vertici di Anas per avere informazioni su tempistiche e difficoltà». Tra gli altri temi non sono mancati accenni anche alla tutela del territorio dal punto di vista idrogeologico, in vista dei trent’anni dall’alluvione.
Mariano Savastano ha infine aggiunto:« Mi considero un piemontese a tutti gli effetti, ho iniziato a Vercelli e Novara, due città che mi hanno portato molta fortuna: per i prossimi anni per me Cuneo sarà caput mundi».
Elisa Rossanino
