BRA Sormonta la colonna nel luogo dove avvenne l’apparizione della Madonna dei fiori a Egidia Mathis e accoglie la gente che arriva dalla direzione Nord di Bra: è la statua della Vergine che il tempo e l’inquinamento avevano ormai imbruttito. In questi giorni ha subito una pulizia che l’ ha riportata allo splendore di una volta.
In previsione di accogliere fedeli e pellegrini per la festa dell’8 settembre e prima ancora per la novena che scatterà il 30 agosto, la Madonna si è rifatta il trucco e ora è più bella. Il risultato si vede.
La storia della colonna
Tra l’antico e il nuovo santuario della Madonna dei fiori di Bra, al termine di un lungo viale di olmi e platani, si trova un giardino di pruni selvatici che fioriscono ogni anno in pieno inverno e che la tradizione popolare e religiosa collega questo fatto all’apparizione del 29 dicembre 1336.
Qui, ai tempi, sorgeva già uno dei tanti piloni che la fede popolare aveva dedicato alla Madonna. Sul luogo dell’apparizione col tempo poi sorse una cappella e, come ci narrano le cronache, nel 1626, si decise di erigere quello che ora è l’antico santuario. Nel giardino del pruneto, nel punto esatto dove avvenne l’apparizione, c’era un’asta di legno sormontata da una M, monogramma della Madonna, e nell’anno santo del 1900, un comitato di signore braidesi, sotto la presidenza della contessa Camilla Marenco di Moriondo, con pubblica sottoscrizione, a cui aderì anche l’Amministrazione comunale, fece sorgere la colonna alla cui sommità venne collocata una statua, opera dello scultore torinese Giuseppe Realini (1856-1925).
Il 5 settembre 1900, assistito dal vescovo di Como, Teodoro Valfrè di Bonzo, braidese e dal vescovo di Cuneo, Andrea Fiore, il cardinale Agostino Richelmy benediceva la nuova statua, la cui base reca un’iscrizione composta da Bartolomeo Trasversa:
ALLA VERGINE DEI FIORI
COL PERENNE PORTENTO DEI FIORI
AD EGIDIA MATHIS ED A NOI
QUI TUTRICE MANIFESTA
RINNOVIAMO LA FEDE
CON RINNOVATO SEGNO
1900
Lino Ferrero
