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Asti è pronta alla festa: domenica c’è il Palio

Il vincitore festeggerà issando il Palio, tra il giubilo dei borghigiani, mentre gli sconfitti, abbassati i vessilli, rientreranno mesti nelle proprie sedi

palio di asti
Alfieri foto Asti

ASTI A pochi giorni dal Palio, che si terrà domenica primo settembre, Asti è in fermento. La città è imbandierata, la pista è in allestimento e i cavalli riposano nelle scuderie in vista della corsa.

Nelle rispettive sedi i comitati si stanno preparando per la sfilata, con gli ultimi ritocchi ai costumi, e gli sbandieratori provano le coreografie. La sera precedente i comitati propiziano la vittoria con le cene e alla domenica mattina tutti assistono alla Messa con la benedizione del cavallo.

Alle ore 14, in piazza della Cattedrale, partirà la sfilata che attraverserà il centro storico. Il corteo si aprirà con gli sbandieratori dell’Asta (Associazione sbandieratori di tradizione astigiana), seguiti da Comuni, borghi e rioni partecipanti.

Nell’ordine sfileranno: Castell’Alfero, rione San Silvestro, borgo San Marzanotto, borgo Torretta, Montechiaro, rione San Martino-San Rocco, Moncalvo, Canelli, borgo Don Bosco, rione San Paolo, borgo Viatosto, rione Cattedrale, Nizza Monferrato, Baldichieri, borgo San Lazzaro, borgo San Pietro, borgo Tanaro-Trincere-Torrazzo, rione San Secondo, rione Santa Caterina, San Damiano e borgo Santa Maria Nuova. In chiusura ci sarà il carroccio con il drappo per il vincitore e gli altri premi. In piazza Alfieri, luogo della corsa, davanti a oltre diecimila spettatori, prenderà la parola, il capitano del Palio rivolgendosi al sindaco, chiedendo licenza di correre: «Signor sindaco, il Palio è schierato in campo con uomini, cavalli e insegne. E attende gli ordini!». E la risposta sarà: «Signor capitano, vi do licenza di correre il Palio nell’anno del Signore 2024. Andate, e che san Secondo vi assista».

Una corsa con regole precise 

La corsa prevede tre batterie definite per sorteggio. I primi tre classificati di ogni batteria disputeranno la finale. Quando cade il canapo, scattano i cavalli e in un pugno di secondi tutto si compie. Il vincitore festeggerà issando il Palio, tra il giubilo dei borghigiani, mentre gli sconfitti, abbassati i vessilli, rientreranno mesti nelle proprie sedi. Al secondo classificato andrà una borsa di monete, al terzo un paio di speroni, al quarto un gallo vivo, al quinto una coccarda e all’ultimo un’acciuga salata.

Ma subito si ricomincerà a pensare alla corsa dell’anno seguente, con qualche sfottò agli altri concorrenti.

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