
MILANO Dopo tante gare difficili per Massimo Rosa è arrivato finalmente il momento di guardare al futuro con ottimismo. Con estremo sollievo il rider piemontese di Metallurgica Veneta MTB Professional Team si è sottoposto nella mattina di venerdì 2 agosto a un intervento chirurgico per risolvere un problema di endofibrosi dell’arteria iliaca che lo affliggeva da diverso tempo. Da un anno e mezzo Rosa soffriva per un fastidio alla gamba sinistra al massimo sforzo, sopratutto durante le gare. Ha cercato in tutti i modi di individuarne l’origine sottoponendosi a un lungo iter di accertamenti, senza però riuscire a trovare la causa. Dopo diversi esami medici i controlli hanno evidenziato un’endofibrosi all’arteria iliaca, diagnosticata attraverso un ecodoppler sotto sforzo a meta giugno dal dottor Paolo Raugei di Prato, una diagnosi confermata dal dottor Germano Melissano che ha operato Rosa all’ospedale San Raffaele di Milano.
Spiega Rosa: «I miei sintomi sono cominciati un anno e mezzo fa, quando ho notato che la mia gamba sinistra s’indolenziva e perdeva progressivamente forza. Questo inverno mi sono fermato per curare una tendinite, pensavo che il problema fosse quello, poi invece dopo la vittoria alla 4 Island MTB Croatia la condizione è peggiorata. È diventato molto frustrante correre e difficile dal punto di vista mentale non potersi esprimersi ai livelli che mi attendevo. Sono stato molto limitato da questo problema che mi ha compromesso tante gare a cui partecipato, nonostante sia riuscito a ottenere anche dei buoni risultati e finalmente ho trovato la spiegazione del perché negli ultimi mesi non ero al livello che volevo».
Massimo Rosa si è sottoposto a un intervento chirurgico eseguito attraverso una breve incisione addominale dall’équipe medica del San Raffaele che ha rimosso e ricostruito l’arteria lesionata con l’innesto di una patch per allargare il vaso, una riparazione chirurgica potenzialmente definitiva.
Aggiunge Rosa: «Un grazie di cuore a tutto il reparto e a tutto lo staff medico, sono stati tutti bravi e perfetti dal punto di vista professionale e umano. L’intervento è durato tre ore e mi auguro con l’operazione di risolvere una volta per tutte il problema, ho buttato via davvero tante occasioni e spero di riuscire invece a tornare competitivo tutte le domeniche. Ora vedremo come va la ripresa, ho un grande supporto intorno a me, persone che mi hanno sostenuto nei momenti difficili e che mi hanno aiutato a prendere la decisione giusta. Voglio anche restituire qualcosa a Metallurgica Veneta MTB Pro Team e a tutti i nostri sponsor, il sostegno dello staff è stato fondamentale e il team mi ha supportato in ogni momento, per questo sono ancora molto motivato ad andare avanti. L’obiettivo è quello di tornare con il team il prima possibile, spero già prima della fine della stagione, anche se sono consapevole che per avere una buona condizione mi toccherà aspettare il prossimo anno».
Con estremo sollievo il team manager di Metallurgica Veneta MTB Pro Team, Martino Tronconi, ha accolto l’esito positivo dell’intervento e le ultime notizie circa lo stato di salute del suo corridore: «Purtroppo Massimo era da tempo che soffriva, a fasi alterne, per un malessere del quale non capivamo le cause. Per mesi abbiamo indagato affidandoci a tanti specialisti diversi. Solo a inizio giugno gli è stata diagnosticata un’endofibrosi dell’arteria iliaca, problema purtroppo sempre più comune nei ciclisti. L’importante era identificare il problema e intraprendere il percorso per risolverlo, io e tutto il team auguriamo a Massimo una pronta guarigione e lo aspettiamo più forte di prima».
