Ultime notizie

Federico Riboldi: «L’obiettivo primario per la sanità piemontese ora è il Cup»

Federico Riboldi assessore regionale alla sanità
Federico Riboldi

L’INTERVISTA A poca distanza dall’insediamento della seconda Giunta Cirio, il nuovo assessore alla sanità Federico Riboldi, già sindaco di Casale Monferrato, si trova ad affrontare in primis le liste d’attesa, per le quali a marzo era stato firmato un accordo che prevede 212mila prestazioni programmabili in più entro l’anno, così come duemila nuove assunzioni di personale medico. Si stima che la quota di persone che in Piemonte ha dovuto rinunciare a una visita specialistica ritenuta necessaria è quasi raddoppiata dopo la pandemia, passando dall’8,7% nel 2019 al 15% nel 2021, secondo l’Istat. Lo abbiamo contattato per parlare di questa e altre priorità per i prossimi mesi.

Riboldi, che situazione sanitaria si trova in eredità dopo che si è insediato?

«Ho subito preso in mano i principali dossier: liste d’attesa, piano sociosanitario regionale, centro unico di prenotazione (Cup) e costruzione dei nuovi ospedali. Puntiamo a dirimere le criticità, in particolare quelle che paiono ostinate e che giustamente i cittadini piemontesi non intendono più vivere. Al contempo, ho potuto apprezzare molte ricerche di istituti indipendenti che attestano la sanità piemontese come una delle più performanti a livello europeo. Questo risultato è frutto, soprattutto, del lavoro delle persone che ogni giorno curano i piemontesi».

Le liste d’attesa sembrano essere il tallone d’Achille della nostra Regione…

«Il tema è nazionale: i dati ultimi ci dicono che la Regione ha ripreso a gestire il fenomeno, dopo la lunga parentesi del Covid-19, i cui effetti si sono prolungati nel tempo. Ci sono le risorse per intervenire e per riportare la situazione a livelli accettabili, anche grazie alla collaborazione con gli erogatori privati. Il primo obiettivo è lavorare sul nuovo bando per il centro di prenotazione per gli esami e le visite: è un servizio universale che deve essere accessibile a tutti, in particolare a anziani e persone affette da disabilità. Però, servirà il tempo necessario per studiare il sistema più efficace e innovativo possibile affinché non nasca già vecchio: sarà in collaborazione con l’authority nazionale per l’intelligenza artificiale e ci consentirà di avere un modello unico a livello italiano».

Il fascicolo sanitario elettronico è uno strumento che potrebbe velocizzare molto la burocrazia ospedaliera: che ne pensa?

«Sono assolutamente favorevole a tutte le innovazioni digitali che riducano i tempi, semplificando le procedure, e consentano agli operatori sanitari di assistere meglio e in modo più personalizzato i cirttadini. In questa direzione, la telemedicina con le sue applicazioni già sperimentate e l’intelligenza artificiale in grande espansione potranno essere davvero utili. Anche a livello nazionale è stato dato un notevole impulso al fascicolo che diventerà presto la modalità ordinaria di conservazione e consultazione dei documenti sanitari».

Ci sono tante opere iniziate dalla scorsa Giunta, per la nostra zona sono importanti la rigenerazione degli ex ospedali di Alba e Bra e il completamento del presidio Valle Belbo. Come vi muoverete?

«L’edilizia sanitaria è uno dei fronti sui quali occorre insistere. I primi cinque anni della Giunta Cirio hanno posto le basi per una radicale revisione di tante strutture ormai obsolete. Dopo anni di stallo, finalmente si sono attivate le procedure, spesso complesse dal punto di vista burocratico, per costruire nuovi ospedali, moderni ed efficienti, con apparecchiature all’avanguardia e spazi dignitosi. Certamente il riutilizzo degli ex ospedali di Alba e Bra e il completamento del presidio di Nizza Monferrato sono tra gli obiettivi che intendiamo portare a compimento, ma voglio ricordare anche il Parco della salute e della scienza di Torino e i nuovi ospedali di Novara, Cuneo e Alessandria. Senza dimenticare quelli di comunità e tutte le strutture che avranno il compito di rafforzare il legame con il territorio».

 Lorenzo Germano

Banner Gazzetta d'Alba