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Disagi sulla linea ferroviaria: treno annullato e pullmino a noleggio a 20 euro

binario ferrovia

TORINO Il consigliere regionale Alberto Avetta del Pd ha illustrato all’aula un episodio surreale e incomprensibile avvenuto sulla linea ferroviaria Sfm4: «Il 15 ottobre i viaggiatori che si trovavano sul treno Sfm4, fermatosi a Carmagnola a causa di un tragico incidente, hanno dovuto sborsare 20 euro in contanti a testa per salire su un bus che li portasse a destinazione. Infatti, secondo la Regione il bus della ditta Chiesa viaggi sarebbe intervenuto “spontaneamente”; quindi non si è trattato di un servizio navetta sostitutivo (e gratuito, come previsto dal contratto di servizio), ma di di una vera e propria attività di noleggio, quindi a pagamento. Tutto lecito e regolare, secondo la Regione, surreale e incomprensibile secondo noi».

L’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi evidenzia che «durante la seduta del Consiglio regionale, la Regione Piemonte ha risposto con chiarezza sulla vicenda del treno Sfm4 Ciriè-Aeroporto-Torino-Bra-Alba fermatosi il 15 ottobre. Molti passeggeri sono stati coinvolti nell’interruzione: di questi, circa 600 hanno usufruito del servizio di bus sostitutivo gratuito attivato da Trenitalia. Una quindicina di viaggiatori, per motivi che non possiamo conoscere nel dettaglio, è ricorsa a un servizio di noleggio con conducente, presente in loco, e non correlato al servizio pubblico regionale e soggetto a un costo».

«Ci spiace per l’accaduto e soprattutto per i disagi, ma la strumentalizzazione politica serve solo a generare confusione nei viaggiatori», conclude Gabusi, precisando che «gli utenti invece devono sapere che nessuno è costretto a pagare sovrapprezzi per il trasporto pubblico locale. Il trasporto sostitutivo, come sempre, non prevede costi aggiuntivi rispetto al normale biglietto».

Avetta ribatte: «Questo episodio è sintomatico di una situazione che ormai è sfuggita di mano: il trasporto ferroviario in Piemonte è in una condizione di criticità costante. Ora, è un dato acquisito che i bus sostitutivi in caso di interruzione del servizio siano gratuiti. Immaginiamo che i viaggiatori che sono saliti su quel bus fossero convinti che si trattasse di una navetta sostitutiva, oppure, per una qualche ragione, non avevano valide alternative. Quindi, i 20 euro pagati, sulla cui “regolarità” esprimo forti dubbi, ci paiono inappropriati e meritevoli di rimborso. Non vorremmo, poi, che l’episodio di Carmagnola facesse da precedente, e, a fronte dei quotidiani incidenti e disagi vari che si verificano sulle nostre linee ferroviarie, gli ignari viaggiatori si trovassero all’uscita dalla stazione più offerte di navette tra cui scegliere. Se fortunati, sarà quella gratuita, altrimenti scatta la tariffa di noleggio. Viaggiatore avvisato…».

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