PENSIERO PER DOMENICA – XXVII TEMPO ORDINARIO – 6 OTTOBRE
Il tema delle letture ha attraversato culture e religioni ed è ancora tremendamente – a volte drammaticamente – attuale: la relazione uomo-donna. I testi biblici sono noti: la versione sacerdotale della creazione della donna, tramite separazione dall’uomo (Gen 2,18-24) e la questione del divorzio sollevata dai farisei per mettere alla prova Gesù (Mc 10,2-16). L’interpretazione tradizionale e moralistica della Genesi oggi è messa in discussione. La questione è più complessa.

La separazione uomo e donna è un dono di Dio: viene dall’alto. La nascita della donna viene raccontata nel genere letterario del mito, che va interpretato. Ci ricorda che non siamo completi – né l’uomo, né la donna – e che è essenziale la relazione. In questa distinzione, l’uomo riconosce la sua stessa natura – «Essa è carne della mia carne» – ma anche l’alterità e il proprio limite. Inoltre, solo dal momento in cui l’uno e l’altra sono distinti diventa possibile una alleanza tra di loro, un legame non di possesso reciproco, ma di amore donato, di agape, che aiuta entrambi a crescere. L’autore sacro sfata due miti: la superiorità maschile, fonte di tante violenze e la teoria dell’anima gemella, fonte di frustrazioni e di infelicità. Io posso entrare in relazione con l’altro e trovare la felicità proprio perché nessuno è superiore e perché lui/lei è diverso da me! La diversità non è un limite, ma un valore da accogliere.
Gesù non guarda ai fallimenti dell’amore, ma al suo fondamento. Mentre la casistica giudaica, partendo dal Deuteronomio, cercava situazioni che giustificassero il divorzio, Gesù invita a ripensare ciò che fonda e rende indissolubile l’amore coniugale. In una battuta: è meglio cercare le ragioni per stare insieme che i motivi per dividersi! Alla radice di una scelta d’amore che dura tutta la vita c’è il progetto di Dio sull’umanità, che prevede l’unione indissolubile uomo-donna, perché queste sono le esigenze dell’amore. Di qui le parole perentorie di Gesù: «L’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto».
ANNO DELLA PREGHIERA – 33. Riflettere sul fondamento della coppia è un invito a riscoprire la preghiera di coppia. Il progetto di Dio sull’umanità deve essere accolto nella fede, approfondito nella riflessione teologica, celebrato e rafforzato nella preghiera. Bello il suggerimento del Salmo 127, sulla preghiera intorno alla mensa: «La tua sposa come vite feconda / nell’intimità della tua casa; / i tuoi figli come virgulti d’ulivo / intorno alla tua mensa». Così il Signore ci benedice «tutti i giorni della nostra vita».
Lidia e Battista Galvagno
