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Il mondo si ritrova a Bergolo: in alta Langa i giovani da undici Paesi europei e africani

Il mondo si ritrova a Bergolo: in alta Langa i giovani da undici Paesi europei e africani

BERGOLO Forse Bergolo è l’unico centro delle Langhe nel quale, in questo periodo, le lingue straniere che si ascoltano non sono quelle dei turisti. Il paese di pietra da anni è al centro di progetti internazionali rivolti ai giovani. Quello che si è concluso nei giorni scorsi (cofinanziato dall’Agenzia italiana per la gioventù attraverso il programma Erasmus+) si intitolava “Journey of labels” e ha visto la partecipazione di giovani provenienti da undici Paesi europei e africani.

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Il tema dell’iniziativa erano gli stereotipi, i pregiudizi e l’inclusione. Negli otto giorni trascorsi a Bergolo i ragazzi, provenienti da realtà ed esperienze diverse, si sono confrontati tra loro e con la comunità locale, affiancati da un team internazionale composto da professionisti e volontari.

Il progetto è il tassello più recente delle numerose attività che da tempo fanno arrivare a Bergolo ragazzi da tutto il mondo. E non a caso, in occasione del recente premio Fedeltà alla Langa, il Comune ha consegnato un riconoscimento alle associazioni Vagamondo e New wellness education, che negli ultimi anni hanno portato in paese circa 1.500 giovani provenienti da oltre quaranta nazioni.

«Sono loro i nuovi bergolesi», aveva detto il sindaco Mario Marone durante la premiazione, sottolineando l’importanza di una presenza che, a volte, sul piano numerico, è anche superiore a quella dei 54 residenti. I ragazzi vivono in strutture di proprietà comunale e supportano il Municipio in alcune attività.

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Come fa notare il presidente di Vagamondo, Fabrizio Gallo, prendendo spunto dal tema dell’ultima iniziativa, «la nostra associazione supporta l’inclusione portando il mondo a Bergolo».

Il progetto “Journey of labels” si è concluso con un momento di confronto nel quale i partecipanti hanno intervistato, spostandosi tra diversi tavoli, il sindaco Mario Marone, l’insegnante Claudia Canonica, dirigente della sezione cortemiliese dell’istituto Piera Cillario e l’autore di questo articolo.

Il confronto ha permesso ai ragazzi di conoscere a fondo la storia degli ultimi decenni di Bergolo (Marone, prima di diventare sindaco, è stato a lungo presidente della Pro loco), di scoprire come funziona la realtà scolastica locale e di approfondire il ruolo e l’importanza di un giornale con 142 anni di storia come Gazzetta d’Alba nella realtà sociale dell’Albese e dell’alta Langa.

 Corrado Olocco

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