
ALBA Una trentina di opere, in gran parte provenienti da collezioni private, per conoscere da vicino «l’uomo di Alba»: in occasione della Fiera del tartufo, lo spazio espositivo Corso Torino 18 ospiterà una mostra dedicata a Pinot Gallizio, a sessant’anni dalla morte. L’inaugurazione è in programma per sabato 5 ottobre e sarà visitabile fino al 1° dicembre.
Nato sotto le torri il 12 febbraio 1902, farmacista, chimico, erborista e archeologo per passione, Gallizio fu folgorato dall’arte quando aveva superato i quarant’anni. Personalità eclettica, iniziò a sperimentare con le tecniche e con i materiali più diversi, ha inventato la pittura industriale e ha dato un impulso fondamentale alla nascita del movimento situazionista. La mostra nasce con l’intento di fare emergere a pieno la sua figura e il suo contributo artistico, che negli anni ha portato le sue opere nei più importanti musei del mondo.
L’iniziativa è dell’Ordine dei cavalieri delle Langhe, associazione che si occupa anche di cultura, in collaborazione con Corso Torino 18, con la galleria albese Busto Mistero e con l’associazione Insieme.
Spiega Andrea Vero, presidente dell’Ordine: «Sono passati 60 anni dalla morte di Gallizio e non ci sono dubbi sul ruolo che ha avuto nello sviluppo dell’arte contemporanea. Abbiamo cercato di selezionare una serie di opere in grado di rappresentare le varie sfaccettature della sua personalità, dalle tele realizzate con i tradizionali colori a olio su tela per arrivare alle chine e ai materiali speciali».
L’esposizione è stata possibile grazie al sostegno di una serie di enti, a partire dalle fondazioni bancarie Crc e Crt, «segno che oggi si sente il desiderio di valorizzare a pieno una figura così importante».
Eventi per tutta la durata della mostra
Hanno collaborato, per la parte contenutistica, anche il centro studi Beppe Fenoglio e la fondazione Ferrero. Riprende Vero: «Per tutta la durata della mostra, Corso Torino 18 accoglierà dibattiti e momenti di approfondimento, sempre improntati su Gallizio. Non mancheranno le esperienze rivolte ai ragazzi e ai bambini. Abbiamo anche in programma uno spettacolo teatrale, una rievocazione storica che si svilupperà come un dialogo tra l’artista e i movimenti a lui contemporanei, per arrivare a un laboratorio olfattivo che esplorerà il suo rapporto con il mondo delle essenze».
L’esposizione è curata dallo stesso Andrea Vero e dalla storica dell’arte Silvana Cincotti, che si occuperà anche degli approfondimenti storici e culturali. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, mentre il sabato e la domenica sarà aperta in occasione dei vari appuntamenti collegati.
Francesca Pinaffo
