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Si festeggia il mezzo secolo del Gruppo sbandieratori della Città di Alba

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ALBA «Siamo cresciuti con la città e siamo orgogliosi di essere albesi: per questo, abbiamo voluto organizzare per i nostri cinquant’anni una grande festa»: comincia così Sergio Destefanis, presidente del Gruppo sbandieratori Città di Alba. La storia del sodalizio iniziò nel febbraio 1974 grazie a un piccolo gruppo di giovanissimi, desiderosi di divertirsi e impiegare il tempo in modo diverso. Oggi i componenti sono circa cinquanta, ma lo spirito sembra rimasto lo stesso.

«Eravamo tutti ragazzini, in un’Alba molto diversa da quella di oggi. Se ci avessero detto che un giorno sarebbero arrivati sotto le torri turisti da tutto il mondo non ci avremmo creduto. Per i giovani, in quegli anni, c’era poco da fare. Ed è così che nacque l’idea di iniziare a divertirci con le bandiere. A differenza di oggi, i borghi cittadini non avevano gruppi di sbandieratori. Ci confezionavamo le bandiere in modo rudimentale, con le tele. Era un modo per evadere dalla nostra vita di tutti i giorni. Ed è ancora così: per tutti noi, essere sbandieratori è una parentesi di adrenalina. Si incontrano le persone, si animano le piazze: poi, finito tutto, torniamo alla quotidianità, pronti per l’appuntamento successivo», dice il decano del gruppo.

Al gruppo originario passo dopo passo si sono aggiunte altre persone, fino al riconoscimento ufficiale come sbandieratori della Città di Alba, «che teniamo a ribadire, visto che oggi c’è un po’ di confusione in merito».

In occasione della Fiera, sono state e saranno diverse le occasioni per ammirare le loro acrobazie, dalla notte dell’investitura, il 5 ottobre, fino alla fine della rassegna. Ma alcune date sono state dedicate all’anniversario di fondazione: si comincerà mercoledì 23 ottobre, alle 21 al teatro Sociale, con la prima del documentario insieme alla fondazione Radici.

Girato la scorsa primavera è il racconto di una giornata del gruppo, con interviste a diversi componenti e a persone che hanno avuto un ruolo importante nella loro storia. La proiezione durerà all’incirca un quarto d’ora e seguirà un aperitivo.

Il Festival della bandiera

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I festeggiamenti proseguiranno domenica 27 ottobre, a partire dalle 14.30 in piazza Risorgimento, che sarà tutta a disposizione degli sbandieratori. L’occasione è il Festival della bandiera, che quest’anno assumerà un significato ulteriore.

I gruppi ospiti saranno gli sbandieratori Principi d’Acaja di Fossano e l’Asta (Associazione sbandieratori di tradizione astigiana) la formazione ufficiale del Palio di Asti, coeva di quella albese. Saranno presenti anche i rispettivi sindaci, accolti dal primo cittadino albese Alberto Gatto. Ciascun gruppo di esibirà all’ombra del duomo.

Il pomeriggio terminerà con la torta, offerta al pubblico, e con le bollicine di spumante: «Senza le persone, le nostre esibizioni non sarebbero così sentite: per questo, abbiamo pensato a una festa da condividere con tutti».

I ricordi che riaffiorano sono tanti, ma Destefanis ne sceglie uno: «Per anni, abbiamo viaggiato molto per promuovere la città. E, nel ’96 andammo in Brasile, coinvolti dalla Fiat, che stava lanciando sul mercato sudamericano la Palio, un’utilitaria arrivata poi in Italia con pochissimi modelli: viaggiammo nell’immenso Paese per fare le riprese pubblicitarie. Fu una grande emozione per tutti, una delle tante che abbiamo vissuto in questi cinquant’anni».

Francesca Pinaffo

  • La puntata del podcast Speciale Fiera con ospite Destefanis

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