
ALBA Tra chi ci ha inviato dell’alluvione del 1994, c’è Maria Elena Sgueglia, che da molti anni vive a Latina. Suo padre, Antonio, oggi non c’è più. È stato un Vigile del fuoco, impegnato ad Alba e sul territorio, nei giorni dell’alluvione.
Nel novembre del 1994, mio padre era capo squadra nei Vigili del fuoco del distaccamento albese. Il 5 aveva finito il turno ed era stato richiamato in servizio per l’emergenza. Sono passati 30 anni ma ricordo bene quel periodo, mi torna in mente ogni volta che piove. Abitavamo in via Nino Bixio, l’acqua aveva allagato le cantine, ma la nostra casa non fu distrutta. La preoccupazione però era alta, per giorni non riuscimmo a comunicare con lui, c’erano pochi cellulari e mia madre digitava il 115 per chiamare una volta al giorno il centralino della caserma. Ci davano le poche informazioni
che riuscivano a reperire via radio: «Sta bene, è tutto a posto», dicevano. Da Alba si era poi spostato verso le campagne e nell’Alessandrino. Nei mesi e negli anni successivi, spesso mi raccontava delle operazioni di salvataggio che aveva svolto insieme ai suoi colleghi e delle persone isolate che avevano soccorso. Una in particolare mi è rimasta impressa: avevano salvato una ragazzina della mia stessa età da una casa ormai allagata. Forse è questo il dettaglio che mi colpì maggiormente, mi immaginavo una bambina come me tenersi a mio padre mentre attraversavano l’acqua, dalla casa alla sponda opposta.
Maria Elena ci ha anche inviato un video girato, in quei giorni, dall’elicottero, a bordo c’era anche suo padre:
Il racconto completo è in edicola su Gazzetta d’Alba in edicola da questa mattina, 5 novembre, insieme alle altre storie e immagini inviate dai lettori.