Ultime notizie

Ambulanze vecchie e spesso fuori servizio: «La situazione è critica ad Alba»

Croce rossa italiana ricordata nel Consiglio regionale del Piemonte
Immagine d'archivio

ALBA Il parco mezzi della Croce rossa di Alba è obsoleto e necessita di manutenzione. Tale conclusione riassume quanto scritto in una relazione dettagliata sullo stato delle vetture appartenenti all’associazione presente in via Ognissanti. A commissionare lo studio, «a persona di estrema fiducia», è stato Gianfranco “Ted” Pascale, presidente emerito della Croce rossa che, in passato, si è occupato dello spostamento della sede da via Cocito. «Non voglio creare scandali, ma è necessario che gli albesi conoscano ciò di cui, un domani, potranno avere bisogno. La relazione è stata inviata al sindaco di Alba, al presidente della Regione e ad Aca, Banca d’Alba, fondazione Crc, Rotary, Lions e Confindustria».

Entrando nel dettaglio, si legge che le otto ambulanze hanno in media sette anni e 232.369 chilometri, i quattro mezzi per il trasporto disabili tredici e 146.082, le nove autovetture undici e 111.109, i due furgoni ventuno e 128.187. Come riportato in appendice all’indagine, in futuro sarà importante «programmare le manutenzioni ordinarie dei mezzi in officine professionali. Occorrerà eliminare il brutto vizio di intervenire in casa: specialmente i presidi medici – per non perdere la garanzia ed evitare il rischio che non funzionino nel momento del bisogno- devono essere controllati da tecnici abilitati».

Aspetti interessanti emersi dal documento riguardano un’ambulanza che è fuori servizio «perché ha le bronzine del motore fuse. Vari problemi si erano già verificati per via di un sensore posto sul collettore: la Fiat non ha ancora capito cosa sia stato fatto. Pare che la sostituzione del motore non possa essere effettuata tramite la garanzia perché, per i ricambi, non sono stati usati pezzi originali».

Un altro mezzo, per un guasto del freno a mano, era precipitato da un terrapieno, mentre un altro ancora era rimasto fermo a Mondovì mentre si dirigeva all’ultimo concerto di Ferragosto.

Alle spese per la manutenzione dei veicoli si aggiungono le revisioni periodiche necessarie per impianti di distribuzione ossigeno, aspiratori portatili e barelle.

I mezzi per il trasporto dei disabili sono dotati di una pedana oleodinamica per caricare i pazienti su sedia a rotelle: «Sicuramente una manutenzione c’è mai stata. In un Doblò la pedana è di difficile estrazione, in un altro non si ferma quando arriva parallela all’alloggiamento della sedia e si rischia di ribaltare il paziente».

Su tale situazione, il presidente Fulvio Borgogno commenta: «Sono in carica dal 23 maggio e ho ereditato una situazione critica. Abbiamo bisogno di aiuto per rendere più moderna e funzionale la nostra autorimessa: considerando che possiamo scalare l’Iva, comprare una nuova ambulanza costa 85mila euro. Per le automobili, invece, non siamo esenti dall’imposta. I nostri servizi includono i viaggi di emergenza attraverso il 118, il trasporto dei pazienti dializzati, l’assistenza a eventi sportivi e molto altro. Ultimamente stiamo organizzando, nei locali vuoti della Protezione civile, l’accoglienza di alcuni ragazzi che non trovano posto in via Pola».

La Croce rossa di Alba sceglie il nuovo presidente: Fulvio Borgogno
Fulvio Borgogno, presidente albese

Da Alba dipendono le cinque delegazioni di Albaretto, Monforte, Montà, Monticello e Neive, «siamo un gruppo di circa 450 volontari ma molti lo sono solo sulla carta. Grazie alle convenzioni con l’Asl disponiamo di dieci dipendenti. Il gruppo giovani include i volontari fino ai trentadue anni ed è composto da ottanta persone. Con loro, al sabato sera, stiamo portando avanti, davanti alle discoteche albesi, la campagna di sensibilizzazione “O bevi o guidi”. La nostra sezione ha a disposizione tre motociclette e due biciclette: da tempo inutilizzate, grazie ai giovani vorremmo sfruttarle per pattugliamenti al mercato e in altri luoghi affollati».

Davide Barile

Banner Gazzetta d'Alba