
CHERASCO Il Pm e la giudice Elisabetta Chinaglia hanno accettato la richiesta di patteggiamento presentata dai difensori dell’imputato (Silvano Stroppiana e Claudia Appendino). Si è conclusa così il 12 dicembre con la condanna a quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena e la confisca delle forbici utilizzate per arrecare il danno al noccioleto, la vicenda giudiziaria che vedeva il presidente Alberto Cirio (difeso dall’avvocato Roberto Ponzio) come parte lesa in quanto proprietario dell’appezzamento di nocciole danneggiato nello scorso aprile.
Nella scorsa udienza l’imputato (responsabile di aver tagliato oltre 2mila barbatelle messe a dimora da appena tre settimane nel campo in frazione San Bartolomeo in via La Morra in gestione all’azienda agricola del governatore) aveva chiesto scusa al presidente Cirio e formulato una proposta di risarcimento.
«La proposta risarcitoria è stata ritenuta soddisfacente dal presidente Cirio. All’udienza ho revocato la costituzione di parte civile. L’evento dannoso concomitante all’importante impegno istituzionale, l’inaugurazione di un tratto autostradale At-Cn, aveva suscitato nell’immediatezza sospetti e poteva essere interpretato come un possibile avvertimento da parte di organizzazioni criminali. Le tempestive indagini hanno invece accertato trattarsi di un dispetto vandalico senza inclinazioni di natura politica», commenta Ponzio.
Elisa Rossanino
