

Intanto le cose si stanno muovendo. Da parte delle parrocchie braidesi è stata inoltrata la domanda per il contributo che ogni anno è a disposizione per gli edifici di culto per mettere mano ai lavori del campanile, devastato da un fulmine nel 2019 e ora in cattivo stato.
Tutto è cambiato: dalle preoccupazioni e lamentele (peraltro giustificate), all’azione positiva di questo gruppo di volontari che oggi si sono ritrovati e hanno messo mano agli interni pulendo e ordinando il caos che era presente. Questo è il vero volto dei frazionisti che hanno voglia di far rinascere la propria chiesa collaborando e mettendosi al lavoro in prima persona, come si dice “sporcandosi le mani”. Lontani da farsi strumentalizzare da polemiche. E intanto si crea comunità.
Bello parlare invece di chi ama la sua chiesa e la sua frazione, e in attesa che anche la chiesa possa essere rimessa in sicurezza e restaurata, comincia da dove può lui: sistemare gli spazi comuni, un esempio per far vedere il vero volto di una frazione agricola, laboriosa, dove esistono ancora dei lavori. E un plauso anche a chi si è fatto carico di coinvolgere i volontari. Il futuro comincia qui!
li.fe.
