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L’Artico festival saluterà il 2024 con Marco Castello e tabù femminili da sfatare

L’Artico festival saluterà il 2024 con Marco Castello e tabù femminili da sfatare 1
Virginia Risso e Gaia Contrafatto

BRA Artico Club è un festival dedicato all’arte e alla cultura, realizzato dall’associazione culturale Switch on. Domenica 29 dicembre il programma annuale si chiude con il concerto di chitarra e voce di Marco Castello, voce emergente del panorama musicale italiano.

L’Artico festival saluterà il 2024 con Marco Castello e tabù femminili da sfatare
Marco Castello

Andrea Dellapiana, direttore artistico di Artico, spiega: «Sono convinto che Castello sarà una delle novità con le quali identificheremo la musica pop di questi anni. Il suo successo reale e nato dal basso lo conferma. L’uscita del secondo album Canzoni della sera e i concerti estivi in band, un tour acustico nato quasi per scherzo, hanno costruito il fenomeno musicale di fine 2024. L’artista dimostra un legame capillare e sincero con le sue canzoni, portate in quest’occasione nella loro veste più intima e primordiale: chitarra e voce. Siamo fieri che l’unica data del tour in provincia sia a Bra. Quella di Castello è una musica che rifugge il chiasso delle metropoli, un’ode alla gioia e ai piaceri semplici. Sono certo che Artico club sarà un’ottima cornice. Un momento speciale in quei giorni sospesi fra Natale e Capodanno, per cantare insieme. Una festa fra le feste».

Venerdì 31 gennaio il festival prosegue con I dialoghi della vagina, commedia con l’intento di smontare i tabù legati ai temi del corpo e del piacere femminile. Lo spettacolo è scritto e diretto da Virginia Risso.

Che spiega: «Il lavoro nasce con l’intento di sradicare i tabù legati al corpo e al piacere femminile, dalle mestruazioni all’orgasmo, e si rivolge a un pubblico di ogni età e genere. Credo sia inconcepibile che oggi si faccia ancora fatica, o addirittura si provi vergogna, nel parlare di argomenti che ci accomunano e che sono semplicemente umani. Nello spettacolo affrontiamo questi temi con la naturalezza che meritano, accompagnando il pubblico in un viaggio catartico verso una maggiore consapevolezza di sé e degli altri. Ciò che ci sorprende ed emoziona è incontrare sia spettatrici e sia spettatori che aspettano a fine replica per ringraziarci. Il pubblico femminile è nettamente maggiore rispetto a quello maschile, ma per fortuna noto che gli uomini in platea stanno aumentando di volta in volta. Questo mi riempie il cuore di gioia: la parità di genere deve essere priorità per ognuno di noi, invece che essere vista come “un capriccio di alcune donne particolarmente assertive”».

Per avere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero 339.647.3047.

 Matteo Viberti

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