
BOLLETTE L’inizio del 2025 porta con sé previsioni non rosee per le bollette di luce e gas, soprattutto quelle a carico delle famiglie italiane e consumatori in regime di tutela. Sui costi finali, incidono ancora l’instabilità geopolitica, le difficoltà nell’approvvigionamento del gas, i cui rubinetti sono stati chiusi nel passaggio dall’Ucraina all’Ue, e l’aumento delle temperature invernali.
L’Europa, già impegnata nella transizione energetica e nella riduzione della dipendenza dal gas russo, si trova a dover affrontare nuove sfide. Le tensioni internazionali e le dinamiche del mercato energetico globale stanno infatti influenzando significativamente i costi per i consumatori finali. Calcoli alla mano, analizziamo scenari e numeri in dettaglio.
Quanto si paga al mese per luce e gas?
Per comprendere la portata degli aumenti previsti, è utile analizzare i dati attuali. Nel 2024, la spesa media per una famiglia tipo era di circa 100-120 euro al mese, suddivisa tra luce e gas.
La bolletta elettrica per i clienti vulnerabili in regime di Maggior Tutela si attestava a 523 euro annui (pari a circa 43,58 euro al mese), con una riduzione del 2,1% rispetto al periodo precedente.
Per il gas, la spesa media è stata di circa 1.200 euro all’anno, ossia 100 euro mensili, variabile in base ai consumi stagionali.
Questi dati si riferiscono ai clienti vulnerabili, tra cui anziani sopra i 75 anni, disabili e percettori del bonus sociale. Il mercato libero, invece, ha presentato offerte più variegate, ma spesso meno convenienti per chi non confronta attentamente le tariffe.
Malgrado le riduzioni registrate per alcune categorie, le preoccupazioni per il futuro rimangono alte, specie se si considera l’impatto dei prezzi del gas sull’intero sistema energetico europeo. Vediamo quando si prevede il picco, e di quanto sarà la portata degli incrementi.
Da quando ci saranno gli aumenti in bolletta?
Gli aumenti scatteranno già dal 1° gennaio 2025, come comunicato dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Nel primo trimestre, le bollette della luce subiranno un rincaro del 18,2% per i clienti vulnerabili in Maggior Tutela, dovuti al costo della materia prima energetica di 31,28 centesimi di euro per kilowattora. Questa crescita è attribuita principalmente ai seguenti fattori:
- Aumento delle quotazioni del gas naturale, stimato a circa 50 euro per megawattora nei mercati internazionali.
- Tensioni geopolitiche che continuano a interessare regioni strategiche come l’Europa orientale e il Medio Oriente.
- Incremento dei costi stagionali legati al prevedibile aumento della domanda invernale (variabile che dipende anche dalle temperature più o meno rigide).
Negli incrementi, sono inclusi i costi per la distribuzione e il trasporto, così come quelli legati al di dispacciamento che nei primi mesi del 2025 aumenteranno rispettivamente del 10,6% e del 2,4% rispetto al quarto trimestre 2024.
Nonostante l’aumento generale, per gli utenti vulnerabili la spesa annuale complessiva rimarrà inferiore rispetto a quella del 2023, grazie a riduzioni su altre voci della bolletta e agli sconti garantiti dal Servizio a Tutele Graduali.
L’auspicio è che questi aumenti che colpiscono il mercato più tutelato, aprano la strada verso un mercato più libero, consapevole e concorrenziale. Un obiettivo che si intende raggiungere nel medio periodo.
Di quanto aumenteranno le bollette nel 2025
Queste stime forniscono un quadro indicativo della media crescita prevista per il 2025:
- Bolletta luce: con un aumento del 18,2%, la bolletta mensile media per i clienti vulnerabili potrebbe passare da circa 43,58 euro a circa 51,55 euro, con un incremento di circa 8 euro al mese nel 2025.
- Bolletta gas: stimando un aumento delle quote a 50 €/MWh, l’incremento mensile potrebbe variare tra 10 e 15 euro, portando la spesa media mensile a circa 110-115 euro in più.
Quando finirà il caro bollette?
La fine del caro bollette appare ancora lontana. Gli esperti prevedono che le dinamiche dei prezzi del gas continueranno a influenzare il mercato energetico per tutto il 2025. La forte dipendenza dell’Italia dal gas naturale per la produzione di energia elettrica, combinata con l’incertezza geopolitica, rende complessa una stima precisa.
Ciononostante, l’incremento della produzione da fonti rinnovabili e lo sviluppo di infrastrutture per l’energia sostenibile rappresentano le chiavi per contenere i costi nel medio-lungo termine.
A riguardo, Massimo Ricci, direttore della divisione Energia dell’Arera, sottolinea quanto sia essenziale continuare a investire nelle rinnovabili e nelle tecnologie di accumulo energetico, per garantire una maggiore indipendenza dai mercati internazionali e stabilizzare i prezzi. Ma anche i consumatori, possono incidere nel futuro, attraverso scelte e comportamenti più sostenibili. Ecco come difendersi dalle fluttuazioni di mercato.
L’obiettivo UE resta fermo, ossia quello di ridurre entro il 2030 la dipendenza dai combustibili provenienti da regimi non democratici e teatri di guerra. Nel frattempo le fluttuazioni dei prezzi resteranno una costante. Investimenti nelle infrastrutture energetiche, reti più resilienti e accumuli energetici sono tra le priorità di Bruxelles, per garantire prezzi stabili nel medio-lungo termine.
Come ridurre i costi delle bollette?
Di fronte agli aumenti previsti nel 2025, tornano a imporsi strategie per risparmiare e modificare gradualmente le abitudini di consumo domestico. Ecco 8 semplici trucchi per ridurre i costi in bolletta:
- Usare gli elettrodomestici con criterio: evitare lavaggi ad alte temperature, impostare cicli eco e spegnere il condizionatore una volta raggiunta la temperatura desiderata.
- Evitare gli sprechi: spegnere le luci e i dispositivi elettronici quando non sono utilizzati; non lasciare apparecchi in stand-by.
- Scegliere offerte energetiche adatte: confrontare le tariffe del mercato libero per trovare soluzioni più vantaggiose, utilizzando app comparative e il sito istituzionale Arera.
- Investire in elettrodomestici ad alta efficienza: preferire modelli con classe energetica A+++ che consumano meno e durano di più.
- Utilizzare lampadine a risparmio energetico: le lampadine LED consumano fino al 90% in meno rispetto a quelle tradizionali.
- Ottimizzare l’uso del gas: in cucina, preferire pentole a pressione o cotture brevi o a vapore, più sane e sostenibili; d’inverno, meglio utilizzare valvole termostatiche sui termosifoni.
- Usufruire della tariffa residenti: verificare tramite il proprio fornitore se si è idonei per questo tipo di agevolazione.
- Impostare il pagamento con addebito diretto: risparmiare sui costi di transazione e ottimizzare i tempi.
