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Le notizie principali del numero in edicola martedì 28 gennaio

ALBA Il nuovo numero di Gazzetta d’Alba, è disponibile in edicola e in formato digitale da martedì 28 gennaio 2025.

Le notizie principali

  • Il tartufo bianco è ancora un mistero: l’annata è stata la più breve di sempre nonostante le piogge di novembre e dicembre. Il tuber sembra scomparso e nessun esperto sa spiegarsi il perché. È una lezione da non dimenticare e si sente la necessità di investire in ricerca scientifica.
  • Free flow sull’Asti-Cuneo. Per l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi il sistema di gestione dei pedaggi senza caselli non si discute perché è il vero futuro ma il confronto sugli evidenti disservizi va aperto con il gestore e i problemi vanno risolti al più presto.
  • La Caritas braidese è sempre presente per gli indigenti ma i volontari vanno sostenuti di più ora che la povertà colpisce una persona su dieci. Nello scorso anno la Cittadella della solidarietà ha assistito 264 famiglie fragili e la mensa comunitaria ha servito 5mila pasti.
  • Piemonte e Liguria puntano a realizzare nuovi inceneritori per distruggere i rifiuti. Tramonta l’ipotesi di Quarto d’Asti perché l’area candidata è troppo piccola mentre tra i possibili siti c’è l’ex stabilimento dell’Acna di Cengio ma non ci sono ancora stati con la proprietà dell’area bonificata.
  • Emergenza casa ad Alba. In città i senzatetto sono 50, e secondo l’assessore Donatella Croce l’accoglienza potrebbe migliorare attivando altri posti; la Caritas risponde che tutti gli impegni sono stati rispettati e che si deve procedere spediti con la collaborazione tra enti.
  • .L’inchiesta sulle insidie domestiche: gli infortuni in casa hanno un impatto economico sulla sanità pubblica e, secondo i sondaggi, un anziano con più di 65 anni ogni quattro è finito a terra negli ultimi 12 mesi. Poco diffusi i presidi contro le cadute come maniglioni o tappeti anti scivolo.
  • Sport e politica: a Bra non sono scaramantici e si pregusta la promozione in Serie C della squadra di calcio che sta dominando la Serie D. Lo stadio Attilio Bravi però non è adatto alla categoria nazionale: servono lavori agli spogliatoi, alla tribuna stampa e occorre portare la capienza da 850 ad almeno 1.500 posti.
  • Il dopo Diageo a Cinzano è già iniziato. La multinazionale presenta il piano sociale e parla di prospettive di cessione per l’impianto roerino con ipotesi di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria e incentivi all’esodo per il personale. Si parla anche della possibilità di pensionamenti anticipati.

La copertina di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 21 gennaio 1

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