Ultime notizie

Montà: a Saretto c’è l’antenna 5G, ma ci sono anche 840 firme contrarie

Montà: a Saretto c’è l’antenna, ma ci sono anche 840 firme contrarie

MONTÀ Com’era previsto, martedì scorso, 7 gennaio, l’antenna 5G alta 34 metri è stata installata dalla società Inwitt in borgata Saretto. Al momento, quindi, l’iter dei lavori procede, nonostante l’opposizione della popolazione. Gli abitanti della frazione, divisa tra i Comuni di Montà e Cisterna, stanno portando avanti una serie di iniziative con l’obiettivo di fermare i lavori e far spostare l’impianto.

Alla fine del mese di dicembre hanno spedito a tutti gli enti interessati un’istanza di sospensione dei lavori motivandola con una serie di spunti tecnico-burocratici. Inoltre, nei primi giorni di gennaio, in collaborazione con l’associazione “Ci siamo la mattina dopo”, sono state raccolte 840 firme a sostegno della richiesta.

Ha commentato Cristiana Taliano, portavoce dei residenti nella frazione: «Dobbiamo riconoscere che questo scempio non tocca solo i residenti, ma tutta la popolazione. Nessuno vuole andare contro il Pnrr o fermare il progresso tecnologico. Si tratta solo di avere etica e senso civico. Un’intera borgata è stata danneggiata, sia dal punto di vista estetico che della salute. A prescindere dalle opere di mitigazione, l’installazione resterà comunque uno sfregio per tutto il paesaggio».

Prosegue la rappresentante dei residenti di Saretto: «Inoltre, pare che queste antenne possano provocare, a lungo termine, tumori, mal di testa e surriscaldamento dei tessuti. Ma anche nel breve periodo, sembra possano causare problemi quali un’eccessiva elettrosensibilità che causa nervosismo, mal di testa, acufene, sensazioni di pizzicorio alla pelle e insonnia».

Conclude Taliano: «Ma la cosa più grave, per noi, è che tutto è stato fatto senza dare la minima possibilità di scelta. Tutti siamo stati “saltati” e ignorati. L’azienda si è direttamente rivolta al proprietario del terreno, parlando solo ed esclusivamente di denaro. In ogni caso, nonostante non abbiamo ricevuto risposta dagli enti competenti, non ci arrendiamo e continueremo la battaglia per portare alla luce ogni irregolarità e proseguendo con tutti gli accertamenti necessari, nella speranza di avere sempre le autorità competenti al nostro fianco, anche se, finora, ci siamo sentiti ben poco tutelati».

Andrea Audisio

Banner Gazzetta d'Alba