
TORINO Grandi Langhe, la rassegna curata dai consorzi Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani e Roero, tornerà a Torino alle Officine grandi riparazioni lunedì 27 e martedì 28 gennaio con novità e spunti interessanti.
Nella due giorni (in alto, l’edizione 2024) dalle 10 alle 17, sarà allestita una proposta di vini non più limitata ai prodotti dell’Albese ma ampliata alle zone d’origine legate a tutti i consorzi di tutela che compongono Piemonte land of wine (in pratica l’intero Piemonte vinicolo) ente presieduto da Francesco Cordero, già alla guida del Roero.
L’apertura favorirà un notevole incremento sia delle aziende che dei vini in degustazione: le prime saranno quasi 500 (380 di Langa e Roero); ognuna potrà portare in degustazione fino a sei vini e perciò si arriverà a circa tremila etichette Doc o Docg. Ci sarà anche uno spazio importante riservato alla stampa: ai giornalisti verrà messa a disposizione l’intera area dedicata nelle ultime edizioni al convegno Change, che quest’anno non sarà proposto. Ci saranno 50 postazioni sedute, nelle quali i giornalisti potranno degustare oltre 700 vini con il servizio gestito dai sommelier Ais.
Grazie alla collaborazione con Piemonte land of wine e al sostegno della Regione, Grandi Langhe ha potuto organizzare l’ospitalità per circa duecento operatori economici provenienti da tutto il mondo, che parteciperanno all’intera manifestazione. L’obiettivo è di portare a disposizione dei produttori circa seimila tra operatori e giornalisti, con un incremento di almeno il 10 per cento rispetto al 2024.
Il 27 gennaio, tra le 17 e le 19, Grandi Langhe ospiterà “Verduno è” che celebrerà i trent’anni della denominazione Pelaverga. La Mole Antonelliana tornerà a illuminarsi con il simbolo di Grandi Langhe. Proiezione analoga interesserà la torre di Barbaresco e il castello di Barolo. Un sostegno alla rassegna è arrivato da Banca d’Alba, mentre Coalvi e Nocciola Piemonte, oltre a Pultex forniranno prodotti.
Giancarlo Montaldo
