
IN STRADA All’inizio di ogni anno si susseguono le notizie sui rincari. L’aumento dei prezzi colpisce pure i veicoli a motore: oltre a carburanti e pedaggi, il portale Facile.it ha rilevato, in uno studio condotto dal suo Osservatorio, un aumento delle assicurazioni Rc auto. In Italia, a dicembre, il premio medio corrisposto era 643,95 euro, il 6,2% in più rispetto a un anno fa. Nella nostra regione, seppure il valore medio sia di 610,16 euro, rispetto ai sei mesi precedenti l’aumento corrisponde al 10,7%.
Esaminando le medie provinciali, a Torino il costo è 656,17 euro, ossia il 10% in più. Seguono, considerando i valori assoluti, Vercelli con 545,06 (nessuna variazione rispetto a un anno fa), Cuneo con 541,07 (+14,3%), Alessandria con 536,41 (più 10,7), Asti 506,44 (+4,4), Novara 503,01 euro (12,7), Biella con 471,15 euro (più 15,8) e Verbania con 413,62 (+0,9).
Il portale, basandosi su un campione di preventivi richiesti tra novembre e dicembre 2024, ha rilevato che per 46mila automobilisti piemontesi, l’1,9% del totale, peggiorerà la classe di merito a causa di sinistri. Tra le province piemontesi, il tasso maggiore è a Cuneo, con il 2,47%. Seguono Biella (2,42), Asti (2,27), Verbania (2,10), Alessandria (1,88), Torino (1,84), Vercelli (1,78) e Novara (1,56). Come riporta l’Osservatorio, i responsabili degli incidenti sono il 3,34% degli insegnanti, il 2,46 dei pensionati e il 2,26 dei casalinghi.
In generale, come ha affermato Andrea Ghizzoni di Facile.it, «se il contesto economico rimarrà stabile, ci aspettiamo che gli effetti positivi si trasmettano integralmente sul mercato Rc auto e che la curva di prezzi possa tornare a stabilizzarsi».
Per quanto riguarda la situazione albese, pur non possedendo dati specifici, il comandante della Polizia locale Antonio Di Ciancia ha provato a fare qualche considerazione: «In città il numero di sinistri è in linea con gli anni precedenti, nel 2024 sono stati 131, gli stessi del 2018. Nel 2023 erano 108. Partecipiamo agli Osservatori provinciale e regionale sulla sicurezza urbana, legati direttamente all’Istat, e i dati certificano che siamo al livello minimo».
Sui rincari spiega: «So bene che le compagnie assicurative stanno ritoccando i costi. Io, per esempio, sono nella classe di merito più vantaggiosa ma la quota da pagare è passata da 227 a 232 euro. Le compagnie si giustificano parlando dei rincari delle materie prime, che influiscono soprattutto sui costi di riparazione dei veicoli incidentati». L’alto costo comporta pure un aumento dei casi di evasione dell’assicurazione. Ad Alba, il controllo è effettuato automaticamente, con il sistema di sorveglianza Targa system, ai varchi di viale Cherasca e dei corsi Canale, Cortemilia, Enotria, Barolo, Nebbiolo e Unità d’Italia. Nel 2024 sono stati multati 666 automobilisti per mancata assicurazione e 297 per l’assenza della revisione periodica.
Prosegue Di Ciancia: «Ormai tutti i Comuni hanno sistemi automatici collegati direttamente con la Motorizzazione civile. Fino a qualche anno fa era più difficile accedere alla banca dati. Stiamo usando l’archivio anche per tenere traccia delle sospensioni brevi della patente, entrate in vigore con il nuovo Codice della strada».
Con un controllo così capillare, viene da chiedersi cosa spinga i contravventori a evadere il pagamento dell’assicurazione. Secondo Di Ciancia, «i motivi sono vari. Possono esistere difficoltà economiche che impediscono alla persona di pagare la quota. Oppure c’è il furbetto che spera comunque di farla franca. Una piccola percentuale di multati è in buona fede: convinto di aver pagato il premio o la rata semestrale, a causa di un errore umano degli agenti assicurativi diventa, a tutti gli effetti, un trasgressore. L’anno scorso, i casi di questo tipo sono stati una decina, ma il danneggiato potrà comunque chiedere il risarcimento dei danni alla compagnia».
Davide Barile
