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IL SONDAGGIO / Comprare una casa? Vorrei ma non posso, costa troppo

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IL SONDAGGIO / 1 Cosa rappresenta e cosa significa per te la casa? Una domanda che abbiamo voluto sottoporre ai lettori di Gazzetta d’Alba tramite un sondaggio proposto on-line per esplorare il tema a livello locale tra la collettività e a cui hanno risposto quasi 200 persone.

IL SONDAGGIO / Comprare una casa? Vorrei ma non posso, costa troppo

L’abitazione non è solo riparo materiale, ma simbolo di intimità. Può proteggere oppure distruggere, nutrire o sottrarre speranza. Ad Alba il tema è delicato perché il mercato immobiliare rende le case sempre meno accessibili sul fronte dei prezzi e della disponibilità effettiva di spazi, costringendo molte persone a vivere in condizioni precarie.

Esaminando le risposte raccolte, tre lettori su quattro (pari al 75% del totale) vorrebbero una casa di proprietà ma non possono permetterselo e quasi 7 persone su 10 dicono che per loro è stato “molto difficile” trovare l’abitazione adatta alle loro esigenze, confermando la difficoltà di accesso e di movimento in un mercato immobiliare saturo, esigente, con prezzi elevati e caratterizzato da una scarsa offerta rispetto alla domanda.

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Quali sono le ragioni di questo disequilibrio? Come spiega un lettore, «c’è troppa speculazione edilizia. Bisognerebbe eliminare la possibilità di creare nuovi edifici e obbligare a ristrutturare o demolire e poi rifare quelli già esistenti. La città è piena di alloggi vuoti. I proprietari preferiscono lasciarli sfitti per evitare danni, canoni non pagati, problemi. La legge non tutela in alcun modo i proprietari delle case e lascia indenni gli affittuari morosi».

Un altro lettore attribuisce la responsabilità al turismo di massa: «Il mercato cittadino è una cosa, quello di Langa un’altra. Quest’ultimo è oggetto di potenti speculazioni. Tutti vendono ruderi a prezzi folli sperando di fregare qualche straniero. Le nostre colline ormai sono in mano a turisti che vengono qui 15 giorni in vacanza all’anno».

Ricorre la sensazione di esproprio, di sradicamento da una terra abitata da investitori, convenienze, speculazioni. Il legame e l’affezione con i propri luoghi giocano un ruolo marginale. Nelle risposte di chi ha aderito al sondaggio di gazzettadalba.it ricorre una sorta di malinconia e sensazione di disorientamento. Aggiunge un intervistato: «Il mercato albese è fuori da ogni logica, una famiglia giovane con due bambini piccoli non può permettersi di acquistare una casa con tre camere senza stipulare un mutuo di 40 anni. La situazione è insostenibile. Vedo monolocali affittati per 600 euro al mese, follia!».

E un altro: «Gli affitti per una famiglia con bambini sono eccessivi e impossibili da sostenere (900 euro, escluso spese, per un quadrilocale con un solo bagno). Comprare conviene, ma si deve sempre ristrutturare».

C’è chi porta alla luce il tema delle garanzie necessarie all’apertura di un mutuo, giudicandole troppo rigide: «Stiamo andando sempre più verso prezzi inaccessibili e richieste burocratiche esagerate. Non è possibile che nel 2025 devo dimostrare vari anni di contratto indeterminato e un certo tipo di stipendio, altrimenti il mutuo non te lo aprono. Il problema lo trovo nei prezzi esagerati per alloggi e case in generale. Strutture diroccate che valgono poco fatte passare per palazzi reali solamente perché situate in Langa o Roero. Cascine da buttare giù e da rifare che valgono come ville nuove».

Lo sgomento rispetto a uno scenario immobiliare sempre più elitario e pensato per le fasce abbienti della popolazione pervade le risposte e lascia affiorare l’assoluta priorità, per la politica e i decisori, di escogitare e implementare soluzioni efficaci per mettere un argine a un problema abitativo sempre più sentito.

Stefano Mo

Pago tanto e non sono soddisfatto

IL SONDAGGIO / 2 Al sondaggio proposto da Gazzetta d’Alba nei giorni scorsi, quasi il 65% dei rispondenti riferisce di non possedere una casa di proprietà. Significa che ad Alba e dintorni solo uno su tre è proprietario.

Come è visibile pure dai grafici presenti in pagina, quasi tutti vivono in appartamenti, solo il 16,5% in una casa indipendente. In media la spesa per l’acquisto è di circa 200mila euro – alcuni confidano di aver dedicato anche 600mila euro, altri meno di 150mila.

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Il lato economico sembra essere particolarmente centrale quando si parla di “casa”. Alla domanda: “Quanto spendi per l’affitto o per il mutuo rispetto alle tue entrate?” Circa 4 lettori su 10 rispondono “più di un terzo delle mie entrate”, una percentuale analoga “circa il 30% delle entrate familiari”. Sono numeri importanti, che testimoniano lo sforzo quotidiano e il sacrificio consistente che i nuclei di Alba e dintorni devono affrontare per potersi permettere un abitare sereno.

In cifre più precise, oltre un terzo dei lettori spende “tra i 500 e i 750 euro”, circa uno su due tra i 250 e i 500 euro. Soltanto il 7,5% delle persone dice di pagare tra i 750 e i mille.

Il questionario di Gazzetta d’Alba mette pure in luce le opinioni e le interpretazioni dei residenti riguardo alle difficoltà del mercato immobiliare. Per il 56% degli intervistati il problema risiede nei “prezzi troppo elevati”, per il 15% nei “proprietari di alloggi che preferiscono lasciarli vuoti invece di affittarli o venderli”, per l’11% nel proliferare di “affitti brevi” su piattaforme come Airbnb o Booking. Solo il 3% dice che il nodo critico riguarda la mancanza di “politiche attive per la casa”.

Tutto questo si traduce in una sensazione diffusa di scoraggiamento e desolazione. Come dice un lettore: «Abbiamo girato tanto per cercare un quadrilocale in affitto, tutte soluzioni brutte, vecchie e costosissime. Alla fine abbiamo trovato una casa discreta ma con tanta umidità. Insomma non siamo soddisfatti, paghiamo tanto ma lo spazio non li vale». 

 Stefano Mo

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