
TORINO C’era anche una nutrita delegazione astigiana, davanti al palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello, per concorrere a sensibilizzare il prefetto, affinché si faccia portavoce a Roma sollecitando misure urgenti per quanto riguarda la gestione del rischio per le imprese agricole. Negli ultimi tre anni, l’agricoltura italiana ha pagato un conto di 20 miliardi di euro, tra emergenze climatiche, epidemie, attacchi della fauna selvatica e aumento dei costi legato alle tensioni internazionali, a fronte di imprese agricole sempre più in difficoltà. In particolare è stato chiesto di far schiacciare il pedale per l’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e sull’iter processuale volto ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, sempre più compromesso a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.
Spiega la presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone: «Sono ancora bloccati pagamenti per oltre 80 milioni di euro riferiti alle assicurazioni agevolate annualità 2022 e 2023, mentre le domande per il 2024 devono ancora essere aperte, a causa del rinnovo del sistema informatico. Un problema che rischia di aggravare ulteriormente la situazione, tanto che Coldiretti ha chiesto, appena possibile, di aprire quelle del 2025. Aggiunge il direttore di Coldiretti Asti, Giovanni Rosso: «Le difficoltà legate ai ritardi sono ormai insostenibili per le imprese agricole con i Condifesa coinvolti che si trovano a dover fronteggiare gravi perdite economiche a causa di eventi atmosferici sempre più estremi e imprevedibili».
Intanto, il presidente di Condifesa Asti, Luigi Botto lamenta «le variazioni in diminuzione delle percentuali di risarcimento effettuate in corsa», mentre per il vicepresidente di Coldiretti Asti e allevatore, Andrea Rabino «è sempre più difficile la situazione negli allevamenti con pagamenti fermi dal 2015». Alessandro Caruso, delegato Giovani impresa, sottolinea: «A gran voce abbiamo chiesto lo sblocco immediato del 70% dei pagamenti, per dare subito liquidità alle imprese agricole assicurate».
Tra le istanze avanzate al tavolo prefettizio il pagamento di Agricat (copertura mutualistica di base contro i danni alle produzioni agricole causate da eventi atmosferici di natura catastrofale) e l’apertura immediata delle domande 2024 e 2025. Conclude Monica Monticone: «Ragione per cui serve mettere in piedi una task force in Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) con la collaborazione dei Caa (Centri di assistenza agricola) di coordinamento per la soluzione dei problemi. Resta fondamentale coinvolgere le Regioni per garantire ulteriori risorse economiche per la gestione del rischio. Non da ultimo, occorre una decisa riforma delle agevolazioni del sistema assicurativo per l’agricoltura».
Manuela Zoccola
