
ASTI-CUNEO L’eterna incompiuta del territorio è approdata ieri in Senato, con l’interrogazione del rappresentante della Lega Giorgio Maria Bergesio.
Ha chiesto Bergesio: «Un patrimonio infrastrutturale costituito da opere pubbliche moderne e connesse porta benefici concreti a tutta la collettività ed è strategico per lo sviluppo di una mobilità di merci e persone efficace ed efficiente, che possa sostenere la crescita a lungo termine di un territorio, incrementarne l’attrattività e consolidarne le capacità competitive. La realizzazione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo è tutto questo: è fondamentale per l’intero Nord Italia e lo collega con le principali arterie di traffico nazionale e con le direttrici internazionali verso la Francia».
Resta, in particolare, da completare l’ultimo lotto, il 2.6a, dall’uscita di Alba Ovest al moncone di Cherasco. In questo momento, gli addetti sono all’opera all’altezza del ponte di Pollenzo.
Ha risposto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini: «L’Asti-Cuneo è un’opera strategica per il Piemonte, su cui stiamo investendo come mai in precedenza. È una gara avviata nel 2003, di cui stiamo parlando a marzo del 2025, quindi evidentemente qualcosa non ha funzionato in passato; tuttavia, siccome siamo qui per risolvere i problemi da domani in avanti e non per commentare gli errori degli altri, penso di potere dare notizie positive. Il Ministero si è espresso favorevolmente all’esecuzione anticipata delle attività preordinate all’avvio dei lavori del lotto 2.6a. Tale decisione consente la continuità di lavoro alle maestranze già impiegate sul lotto adiacente: il nuovo cronoprogramma operativo proposto dalla società concessionaria nel mese di ottobre dell’anno scorso consentirà di assicurare la funzionalità dell’opera e la percorribilità dell’intera infrastruttura entro il 31 dicembre prossimo, in anticipo di circa quindici mesi rispetto alla data prevista del 18 marzo 2027». Anche se, per un’opera attesa dal 2003, parlare di anticipo non è proprio l’ideale.
Le opere complementari
Salvini ha anche parlato delle tanto attese opere complementari: «La società Asti-Cuneo SpA ha assunto l’impegno di realizzare alcune opere compensative per un valore di circa 32 milioni a favore del territorio, che sono attualmente in fase di istruttoria al Ministero, nell’ambito dell’aggiornamento del piano economico e finanziario della concessione. In particolare, tra gli interventi previsti, segnalo quello volto a migliorare l’interconnessione tra l’A33 e la strada delle Langhe nel Comune di Cherasco, poi la variante della strada provinciale 7 a Molino di Verduno, nonché la costruzione del nuovo ponte sul Tanaro»
È prevista altresì la realizzazione di opere funzionali al miglioramento dell’accessibilità dell’ospedale di Verduno, come l’adeguamento della Strada provinciale 7, nel tratto tra Roddi e la rotatoria nei pressi del nosocomio, l’estensione del percorso ciclopedonale tra Pollenzo e l’ospedale di Verduno, oltre che la realizzazione della pista ciclabile tra Alba e Bra.
f.p.
