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Il presente e il futuro dello sport ad Alba: «Vogliamo sanare i casi urgenti»

Una chiacchierata a tutto tondo con l’assessore Davide Tibaldi sullo stato di salute delle strutture cittadine, tra progetti in corso e idee per l’avvenire di chi fa attività

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Sopralluogo fatto all’Augusto Manzo di San Cassiano dall’Amministrazione comunale guidata da Alberto Gatto (al centro). Primo da destra è Tibaldi.

ALBA Dal  2025 il campo sportivo Augusto Manzo, nel quartiere San Cassiano, è aperto con orario continuato un giorno in più alla settimana, il lunedì, rispetto alla programmazione passata. Un miglioramento del servizio per i cittadini albesi, che potranno accedere alla struttura tutto il giorno (dalle 8 alle 20) fino a venerdì e il sabato mattina (dalle 8.30 alle 12). Cambia poi il custode dell’apertura e della chiusura quotidiana, oltre che della manutenzione: l’incarico è ora affidato a Franco Mucchio. È questo il punto di partenza per indagare lo stato di salute degli impianti sportivi, all’aperto e indoor, della capitale delle Langhe, di cui abbiamo discusso con l’assessore comunale Davide Tibaldi, partendo dai progetti dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gatto.

«Abbiamo già stanziato alcuni fondi per interventi di manutenzione straordinaria, circa 150mila euro, anche se non c’è ancora un programma dettagliato: vogliamo cercare di andare incontro a tutte quelle situazioni che hanno carattere di urgenza oppure che sono lì da anni e vogliamo a sanare nei prossimi mesi», esordisce Tibaldi.

Anche se prima rimane un’altra priorità da sistemare: «Il rinnovo delle concessioni sarà il prossimo grande capitolo da affrontare, visto che sono quasi tutte scadute e alcune sono in deroga o finiranno a breve. È importante cercare di ridare una gestione oculata e professionale a tutti gli impianti sportivi di proprietà comunale. Non dico che ci siano situazioni critiche, perché le gerenze bene o male sono portate avanti con senso di responsabilità, però dobbiamo sempre di più avere la garanzia che le strutture siano gestite in maniera tale da poter ospitare tutte le attività e mantenere il decoro e la funzionalità». Il presente e il futuro dello sport: «Vogliamo sanare i casi urgenti» 7

San Cassiano

Per quanto riguarda l’Augusto Manzo, lo stadio cittadino che conta circa duemila posti a sedere (di cui 800 al coperto) e una pista d’atletica regolamentare, si prevede un lavoro che al momento non può ancora cominciare. Spiega Tibaldi: «Il discorso è particolare perché l’impianto di San Cassiano sarà interessato dal rifacimento della pista e di parte degli spogliatoi. Siamo in attesa dello svincolo dei fondi legati alla questione Egea, che dovrebbe avvenire ad aprile. Nel momento in cui avremo la disponibilità, potremo determinare il progetto definitivo e procedere con il bando e l’assegnazione dei lavori. Non voglio sbilanciarmi sulle tempistiche, ma entro l’anno, secondo me, potremmo già avere gli appalti assegnati e prevedere le lavorazioni nei periodi più agevoli, in estate o in autunno».

Rugby in città

Aperta anche la questione del campo da rugby, visto che la società albese necessita di un luogo idoneo alle partite e agli allenamenti. L’attuale spazio utilizzato, il Coppino 3, misura 80 per 54 metri ed è perciò troppo piccolo per ricevere l’omologazione: una situazione che costringe i giovani sportivi a spostarsi altrove quando diventano maggiorenni. La soluzione prospettata negli ultimi anni è la costruzione di un impianto regolamentare, da realizzare in un’area confinante con il Coppino e la bocciofila.

Purtroppo, però, è ferma anch’essa per i problemi della vecchia Egea, che rendono indisponibile un precedente accantonamento per l’opera. «Stiamo lavorando anche in questa direzione. Con lo svincolo andremo anche ad acquisire i terreni: abbiamo già in programma la posizione delle aree e poi la progettazione dei lavori per la realizzazione dell’impianto riservato al rugby», commenta Tibaldi. Ci sono poi le strutture al chiuso, che vengono fruite principalmente dalle società sportive che fanno basket e pallavolo. «Sul resto delle impiantistiche abbiamo due palazzetti ad Alba, il Palalanghe e il Palatanaro. Dobbiamo cercare di preservarli perché hanno una loro funzione importante», dice Tibaldi.

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Discipline indoor

Tibaldi entra nel merito: «Stiamo cercando, al Palanghe, di fare alcuni interventi migliorativi da un punto di vista dell’accoglienza degli atleti, delle famiglie e degli operatori sportivi, perché parliamo di impianti progettati negli anni Settanta e Ottanta, quindi che rispondono a delle esigenze totalmente diverse rispetto a quelle di oggi».

Per quanto riguarda la struttura di via Generale Dalla Chiesa ci sono idee simili: «Andrà gestito in maniera da assicurare di poter esercitare al meglio la propria disciplina in tutti gli spazi e gli orari».

Istituti scolastici

Un discorso specifico merita l’utilizzo da parte degli istituti scolastici dei vari edifici: «Vorremmo aumentare la collaborazione con le scuole proprio per cercare, da una parte, di avere più efficienza nei servizi di manutenzione e di pulizia ordinaria, e dall’altra di veicolare messaggi educativi anche agli allievi attraverso i loro responsabili e i professori».

Per questo motivo nei prossimi mesi «organizzeremo degli incontri finalizzati alla condivisione di informazioni e di buone pratiche sugli impianti che vengono utilizzati anche dagli studenti. Cercheremo di fare riunioni con i dirigenti e con i docenti delle realtà albesi, di modo che ci sia una ricondivisione degli obiettivi».

Prevista, poi, per fine anno la conclusione della palestra dei licei con fondi che provengono dal Pnrr. A questo riguardo l’assessore spiega che i lavori «vanno avanti. Si tratta di una gestione che sarà attuata dalla Provincia, ci auguriamo che ci venga data la possibilità di utilizzare nel pomeriggio la palestra che sta nascendo di fianco al liceo scientifico. Quello sarà un ulteriore spazio che, compatibilmente con le volontà dell’ente provinciale, potremo mettere a disposizione delle associazioni sportive».

Come tempistiche l’Amministrazione ha fatto sapere più volte che l’obiettivo è di concludere tutto entro quest’anno o, al massimo, nei primi mesi del prossimo.

 Lorenzo Germano

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