
CORTEMILIA La morte di Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano, ha destato cordoglio e commozione anche nelle Langhe, dove il telecronista delle notti magiche di Italia 90 era di casa. A ricordarlo è la Confraternita della nocciola che, nel 2003, lo nominò ambasciatore della Tonda gentile nel mondo. Cortemilia lo accolse e lo festeggiò nel giardino di palazzo Rabino, dove il ramo di nocciolo dell’allora gran maestro Luigi Paleari scese sulla sua spalla per il rito dell’intronizzazione.
«Una giornata memorabile per la nostra comunità», ricorda l’attuale gran maestro Ginetto Pellerino, «durante cui la nostra confraternita volle rendere omaggio alla voce ufficiale della Nazionale italiana di calcio per la straordinaria carriera di giornalista sportivo e per la passione per il nostro territorio e i prodotti enogastronomici che lo rappresentano». Aggiunge Pellerino: «Pizzul fu onorato di rappresentare a livello nazionale e internazionale la nocciola perché amante del gourmet e frequentatore delle Langhe che aveva conosciuto e apprezzato grazie all’amicizia con l’enotecnico Beppe Veglio, ex vicesindaco di Diano d’Alba, organizzatore del premio Sorì e produttore vinicolo di Valle Talloria». E conclude: «La scelta di consegnargli la nocciola d’oro, destinata ai testimonial della Tonda gentile, fu anche un riconoscimento alla sua grande umanità e alla sua semplicità».
Fabio Gallina
