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Lavoro da incubo per un autista della Gtt: «Sono anni che guido vetture con sedili sfondati e in condizioni vergognose»

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CANALE  Un conducente della Gtt canalese ha segnalato a Gazzetta d’Alba le pessime condizioni in cui si trova costretto a svolgere il suo lavoro, mentre tutte le mattine percorre la tratta che unisce Dogliani, Monforte e Alba.

L’autista presta il proprio servizio con un turno fisso a due riprese, causa malattia, ed è un dipendente della compagnia di trasporti da circa 21 anni.

«Quasi tutti i giorni mi ritrovo obbligato a respirare il fumo passivo proveniente da sigarette e canne che i passeggeri seduti nelle file in fondo e nel mezzo fumano con leggerezza. Nessuno ha mai preso provvedimenti nei loro riguardi. Ho provato a richiamarli all’ordine alcune volte, ma non sono provvisto né dell’autorità di sanzionarli, né di farli scendere dal pullman», ha spiegato.

Lavoro da incubo per un autista della Gtt

«Oltretutto, i mezzi sono sprovvisti di una targhetta che segnali il divieto di fumo, con relativa sanzione. Non viene nemmeno più esposto il regolamento d’esercizio. Vorrei che almeno venisse salvaguardata la salute dei miei polmoni», ha affermato il conducente. Anche lo stato della postazione versa in condizioni che sono tutt’altro che ottimali.

«Sono anni che guido vetture che sono caratterizzate da sedili sfondati e condizioni vergognose. Guidare per anni mezzi in questo stato mi ha causato delle lesioni fisiche colpose con discopatie multiple alla colonna lombare e cervicale che quotidianamente mi comportano forti cefalee persistenti», ha aggiunto l’autista.

Nonostante il conducente abbia segnalato più volte la questione all’azienda, sia in forma verbale che scritta, non è stato preso nessun tipo di provvedimento. «Ho ricevuto solo vaghe promesse di controlli, qualche forma di incoraggiamento e addirittura delle reazioni scocciate da parte di qualche funzionario, che mi ha accusato di lamentarmi troppo», ha dichiarato il dipendente del Gruppo torinese trasporti.

«Quando poi ho fatto presente la situazione relativa ai sedili guasti, qualche vecchio capo ormai in pensione mi ha intimato di non mandare più segnalazioni, affermando che tanto le postazioni non sarebbero state aggiustate», ha concluso.

Anche Gazzetta ha cercato di contattare i vertici di Gtt, senza ottenere alcuna risposta in merito alla vicenda.

 Matteo Grasso

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