
ALBA Dovrà tornare all’esame della terza Commissione permanente la mozione presentata dai consiglieri d’opposizione per sollecitare la creazione e l’adozione di un regolamento per la comunicazione istituzionale. La materia è complessa e rende necessario che sia ulteriormente approfondita e condivisa prima di approdare in Consiglio comunale.
Così ha spiegato Emanuele Bolla, capogruppo di Fratelli d’Italia: «La nostra iniziativa ha lo scopo di fare ordine nell’ambito della comunicazione istituzionale dell’ente. In particolare la mozione, se sarà approvata, porrà anche un limite temporale di 30 giorni entro i quali dovrà essere presentata un bozza di regolamento della materia. Oggi non esiste alcun documento di questo tipo. La ratio della mozione è duplice: da un lato indicare un limite rispetto agli slogan proposti come comunicazione istituzionale e, dall’altro, far emergere ruoli e mansioni in quest’ambito: capire chi se ne occupa e con quale mandato specifico».
Tradotto dal politichese, la minoranza vorrebbe sapere chi cura le varie pagine della comunicazione comunale, con quali deleghe e fondi. Ed è qui il punto centrale sollevato da Bolla: «Una persona stipendiata dal Comune oggi si occupa dei canali social personali del sindaco. È qualcosa di quantomeno strano, visto che si tratta di soldi dei cittadini. Non ci sarebbe nulla da obiettare per le pagine comunali, ma altra cosa sono i profili riconducibili ad Alberto Gatto come persona, per quanto utilizzate per parlare della sua attività e dei suoi impegni amministrativi giorno per giorno». Detto questo, Bolla ha ribadito di voler avviare «un confronto positivo».
Altro punto sottolineato dalla mozione è quello della condivisione del materiale, ad esempio le foto e i video, utilizzati per la comunicazione del sindaco. Ha ribadito Bolla: «A nostro avviso, sarebbe corretto creare un archivio unico che possa essere a disposizione di tutti gli amministratori cittadini, in quanto di proprietà dell’ente comunale. La nostra iniziativa vuole dare più pluralismo alla comunicazione, differenziandola da quella privata del sindaco».
Gatto, dal canto suo, ha risposto così: «Tutto si svolge in un ambito di completa correttezza. La comunicazione istituzionale è affidata a personale assunto dal Comune a tempo indeterminato, com’è sempre stato. Si occupano dell’attività di ufficio stampa. Per quanto riguarda le mie pagine social, sono curate da personale di fiducia, assunto a tempo determinato, come parte dello staff del sindaco. Nel momento in cui terminerà il mio mandato, questi profili on-line proseguiranno per la loro strada. È qualcosa di legittimo. Tutto questo non mette in discussione il diritto alla libertà d’informazione, non costituisce vincolo alla possibilità di essere informati e, soprattutto, non è uno strumento con cui si possa condizionare il dibattito». Gatto ha anche ricordato il periodico Alba notizie, «in cui trova spazio anche il punto di vista dell’opposizione ed è sufficiente sfogliarlo per rendersi conto di questo aspetto».
Questioni che non hanno convinto Bolla: «Sul discorso dei social, dovremo di certo tornarci. Ci ha appena confermato, sindaco, quanto abbiamo affermato».
Beppe Malò
