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L’azienda / La convention del gruppo Mollo, che ha chiuso un 2024 da record

Nel 2024 il fatturato è stato pari a 150 milioni di euro, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente, generato esclusivamente da attività di noleggio e non di vendita.

Oggi ad Alba la convention del gruppo Mollo, che ha chiuso un 2024 da record
I fratelli Mauro (a sinistra) e Roberto Mollo.

ALBA Come ogni anno, torna la convention del gruppo Mollo, in programma per questo pomeriggio (sabato 29 marzo), al teatro Sociale. Sarà l’occasione per presentare e condividere con i dipendenti i progetti più significativi per il 2025, ma prima di tutto per tirare le somme dell’anno appena trascorso, che ha visto il gruppo consolidare la propria posizione come leader nel campo del noleggio di mezzi per l’edilizia.

Una storia familiare, quella del gruppo oggi guidato dai fratelli Mauro e Roberto, iniziata nel 1971, con l’attività di vendita di ferramenta avviata dai genitori. Sono seguiti anni di crescita virtuosa: per esempio, la prima società di noleggio, la Mollogru, è datata 1995.

Ne abbiamo parlato con il presidente, Mauro Mollo.

Come descriverebbe il 2024, Mollo?

«I numeri più significativi indicano una crescita ulteriore del gruppo. I collaboratori sono oltre 600, con più di 100 nuovi assunti. Abbiamo 65 centri noleggio attivi, che hanno stipulato più di 104mila contratti. Se guardiamo al fatturato, è stato pari a 150 milioni di euro, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente, generato esclusivamente da attività di noleggio e non di vendita. Il nostro parco nolo oggi conta oltre 17mila unità, tra piattaforme aeree, sollevatori, gru, autocarri, furgoni, macchine e attrezzature edili, ma anche monoblocchi, container e bagni mobili».

Come avviene la formazione dei collaboratori?

«È un altro dato significativo: con Mollo academy abbiamo formato direttamente oltre diecimila professionisti, con un incremento del 50 per cento rispetto al 2023. Abbiamo un’offerta di corsi molto ampia, che spazia dall’uso in sicurezza delle attrezzature da lavoro fino al primo soccorso, dall’antincendio ai corsi sulla privacy. Dal 2013 fino a oggi, sono più di 55mila i professionisti che abbiamo formato».

Ecco alcuni scatti della convention:

Si tratta di numeri decisamente positivi, all’interno di un contesto complesso, fatto di luci e ombre: è così?

«Lo scenario attuale presenta sia sfide che opportunità per il nostro settore. Tra le problematiche più rilevanti, c’è la difficoltà a trovare forza lavoro qualificata: è un problema che riguarda molte imprese e che richiede strategie mirate per attrarre e trattenere talenti. Per questo, per noi è fondamentale investire nella formazione e nel benessere dei collaboratori: siamo convinti che la crescita passi prima di tutto dalle persone. Dall’altro lato, siamo anche di fronte a opportunità molto significative, come il forte calo dei tassi d’interesse, che agevola gli investimenti in nuove macchine e tecnologie».

Il presidente della Regione Cirio ha consegnato una targa ai fratelli Mollo durante la convention (video Malò)

In tutto questo, come riuscite a muovervi e a ingrandirvi, considerando che operate in diversi settori?

«È la nostra presenza diversificata in vari ambiti (edilizia, industria, agricoltura, logistica, eventi) a consentirci di affrontare con solidità le oscillazioni del mercato. Dopo un triennio di crescita eccezionale, il 2024 ha visto un forte calo dell’edilizia residenziale, soprattutto a causa del venir meno del Superbonus 110% e della possibilità di utilizzare lo strumento della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i bonus ordinari. Ma l’eccezionale spinta delle opere pubbliche, supportate anche dai finanziamenti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ha permesso di attenuare l’impatto di questa contrazione a livello generale. Guardiamo al futuro con ottimismo, certi che la nostra flessibilità e capacità di adattamento ci permetteranno di cogliere a pieno nuove opportunità di crescita».  

Riguardo al futuro, nel breve e medio termine, quali sono i vostri obiettivi, Mollo?

«Puntiamo per il 2025 a portare il fatturato a 170 milioni di euro, al netto di ulteriori acquisizioni che arriveranno anche nell’anno in corso. Prevediamo, poi, l’apertura di nuovi centri nolo nel Nord e Centro Italia. Nel biennio 2025-2026, il gruppo investirà 120 milioni di euro in nuovi mezzi, puntando in particolare su soluzioni green e tecnologie elettriche e ibride. A tale scopo, abbiamo intenzione di puntare soprattutto sul rafforzamento del marchio Blue & green, con l’obiettivo di ridurre i consumi, le emissioni e la rumorosità. Gli investimenti nel 2025 non riguarderanno solo il parco mezzi: continueremo anche a potenziare altri ambiti, come in tecnologie e software. Così più di 1 milione di euro sarà investito nella velocizzazione dei processi di lavoro; miglioreremo il sito Internet e proseguirà il rinnovamento dei nostri centri nolo, un progetto già in corso. Molte attenzioni saranno anche destinate al welfare aziendale, tramite attività a sostegno dei tanti collaboratori: dai buoni carburante ai contributi per le spese mediche, ma anche per l’istruzione dei figli. Proseguiremo anche con la formazione, con l’Academy.
Infine, sponsorizzeremo ancora importanti società di calcio della Serie A».

Beppe Malò

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