
Tutte è un progetto speciale di Gazzetta d’Alba per la Giornata internazionale della donna: due redattrici e quattro collaboratrici del nostro giornale hanno raccontano altre donne, le cui storie hanno un significato: chi ricopre o ha ricoperto ruoli sul nostro territorio, chi ha lanciato iniziative innovative, chi segue strade inaspettate o chi ha semplicemente un vissuto da condividere.
Liliana Allena, per dieci anni presidente dell’ente Fiera di Alba
Una chiacchierata con Liliana Allena, per dieci anni presidente dell’ente Fiera di Alba, rivela la forza e le capacità di una donna che ha saputo imprimere una svolta al comparto turistico locale. Lo dicono i numeri, che il suo successore Axel Iberti non potrà che tenere in considerazione. Da un bilancio di circa 900mila euro nel 2015, si è passati agli oltre 2 milioni dello scorso anno, superando lo stop imposto dalla pandemia.
«Sono stati dieci anni bellissimi, trascorsi in un battibaleno, ricchi di vitalità quale prima presidente donna, con un team di giovani donne. È stato tutto intenso ed emozionante, oltre che denso di risultati. Questa esperienza, che mi ha dato la possibilità di crescere a livello personale e di fare crescere la nostra area, è stata giocata in squadra con tutto il comparto turistico, l’Atl, la Regione, la Giostra delle cento torri, l’Associazione commercianti: sono i soggetti che operano per rendere la nostra terra meta privilegiata per visitatori provenienti da ogni parte del mondo», spiega Allena, che ha puntato fin dall’inizio su innovazione e professionalità.
«È nata un’economia importante intorno al tartufo bianco, creando futuro attraverso l’incremento del turismo italiano e internazionale. Alba e le colline di Langa, Roero, Monferrato oggi sono destinazioni consolidate per la nostra enogastronomia di qualità, i paesaggi Unesco e la cultura che permea questo lembo di Piemonte».
Una dichiarazione d’amore che fornisce il senso del lavoro compiuto nell’organizzazione interna dell’ente Fiera. Ancora Allena: «Lascio un gruppo di sette belle persone: penso sia la migliore eredità per il futuro, di cui sono certa faranno tesoro il nuovo presidente e i partner che hanno creduto in questa avventura. Quando sono arrivata c’erano tre giovani donne, che rappresentano la storia dell’ente, dotate di passione e capaci di mettere costantemente la mente e il cuore in coinvolgenti ma complessi eventi. Con loro, lavorano ora altre tre ottime ragazze guidate da un direttore, Stefano Mosca, dotato di una professionalità in grado di garantire la continuità».

Per dieci anni, insomma, la fiera più profumata e invidiata al mondo è stata organizzata e portata avanti, sempre in crescendo, da un gruppo quasi tutto al femminile. Nessuna utopia, solo un grande lavoro di squadra e tanta energia positiva.
Il segreto? L’ex presidente: «Penso di aver portato bellezza. Non quella puramente estetica dell’apparire, ma quella interiore, che fa vivere bene. Una donna ha uno sguardo peculiare sulla realtà e il connubio uomo-donna consente sovente di realizzare sistemi funzionali. Confesso che a volte il lavoro è stato molto impegnativo, poiché ho inteso la mia presidenza a tutto tondo, mettendomi in gioco costantemente. Ritengo di esservi riuscita anche grazie a quanti operano nelle mie attività professionali, ai soci che mi hanno consentito di avere tempo a disposizione e soprattutto alle mie collaboratrici all’ente. Credo inoltre di avere costruito relazioni importanti per il territorio, che si manterranno nel tempo a vantaggio di tutti. Sono altresì convinta che il valore aggiunto di questi anni consista nella coesione. Ritengo di aver lasciato un vero tesoretto: da soli siamo una goccia, insieme l’oceano».
L’ente Fiera come punta di diamante in una società ancora permeata di maschilismo? Provochiamo Allena: «Tra uomini e donne, è diverso l’approccio ai ruoli di responsabilità. E, per una donna, avere impegni comporta ancora maggiori sacrifici rispetto a un uomo. Per quanto mi riguarda, ho sempre assunto personalmente le decisioni, avendo avuto un mandato in bianco e un progetto preciso. Se parliamo invece della società in generale, vedo ancora problemi legati al ruolo femminile, che spesso sopravvivono anche a causa dell’incapacità delle donne di fare squadra. Peraltro, il mondo è davvero cambiato: ho avuto tante amiche e sostenitrici. Forse sopravvive ancora un certo individualismo involontario, ma nei giovani si fa strada un approccio molto più aperto», assicura.
Pare di capire che qualche nuovo ruolo sia dietro l’angolo, con altre sfide per la donna che ha imposto ancora di più all’attenzione il tartufo: «Sono a disposizione del territorio, forte di un’esperienza di 25 anni nel turismo (Allena è stata anche nel Consiglio di amministrazione dell’Atl, nda). Dopo questo periodo intenso, approfitterò della pausa. Sono serena, felice di quanto ho avuto l’opportunità di vivere e del “gioiello” che ho impostato. Mi auguro si prosegua in questa direzione, facendo ancora meglio. La mia più grande soddisfazione è sotto gli occhi di tutti: il mio gruppo professionale. A livello personale, ho avuto l’opportunità di vivere esperienze uniche: per esempio, l’inaugurazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella o l’incontro con papa Francesco».
Un augurio, infine, per tutte le giovani: «Alle ragazze, che sono il presente e il futuro di una nuova società, raccomando di avere ambizione, istruzione, passione e indipendenza economica e mentale per costruire relazioni, comunità e famiglia».
Maria Grazia Olivero
