
LEVICE Lavorando un po’ con la fantasia, il bar di Ponte Levice lungo la fondovalle Bormida, con il distributore di carburanti e il parcheggio dall’altra parte della strada, sembra quasi un posto da film americano. Chi, negli anni, è passato da quelle parti si è sicuramente fermato almeno una volta per un caffè. E chi non lo ha ancora fatto, dovrà sbrigarsi perché a fine marzo il locale chiuderà.
Lo stop ufficiale sarà il 31, ma il Bar del Ponte rimarrà aperto solo fino al 23. La chiusura di un punto di ritrovo storico per tutta la vallata è dovuta a quella che Daniela Barbiero, dal 1997 nel bar-tabaccheria sulla provinciale 439, definisce «una scelta di vita». Daniela dallo scorso anno ha preso in gestione il circolo di Mombarcaro (suo paese d’origine) e, dopo alcuni mesi di doppia attività, ha deciso di lasciare Ponte Levice. «Il locale in tutti questi anni ha sempre lavorato, ma è difficile seguire bar e circolo», ricorda Daniela, subentrata nel Bar del Ponte a Germana Blangero, che avviò l’attività negli anni del Dopoguerra.
Racconta Andreina Blangero, figlia di Germana, e proprietaria del fabbricato. «Mia madre prese il bar nel 1953, a vent’anni, subito dopo il matrimonio. Prima c’era un’osteria con la stalla per far riposare i cavalli. È stato tra i primi locali della zona ad avere la Tv. Era aperto dalle cinque del mattino fino all’una di notte, tutto l’anno. L’unico giorno di chiusura era a Natale, ma soltanto da mezzogiorno alle 17».
Nei primi anni il bar di Ponte Levice è stato anche un ristorante. «Ci facevano i pranzi di nozze», ricorda Andreina. Fino alla fine del 2024 ha avuto la licenza per la vendita di generi di Monopolio, mentre da alcuni anni il distributore di carburante è diventato self service, con un gestore esterno che affitta il piazzale. «È sempre stato un punto di riferimento per la zona e funzionava anche come negozio di vicinato. Se qualcuno aveva bisogno di latte, al bar poteva trovarlo», prosegue Andreina Blangero.
«Con il cambio di gestione è diventato anche un locale per i giovani e tuttora, soprattutto al mattino, lavora molto. È rimasto l’unico bar lungo la strada di fondovalle. Gli altri locali sono nei paesi, ma purtroppo nella zona ce ne sono sempre meno. Sono disposta a venire incontro in tutti i modi a un eventuale nuovo gestore», annuncia Andreina Blangero.
Anche se nel corso dei decenni il Bar del Ponte si è trasformato, adeguandosi ai tempi che cambiano, è rimasto immutato il suo ruolo sociale. Oltre ai clienti di passaggio ci sono gli habituè che si ritrovano per fare colazione, giocare a carte o parlare di pallapugno. A pochi chilometri dalla Langa ormai assediata dai wine bar per turisti è una rarità.
Corrado Olocco
