
CRONACA “Perdonami mamma, ho scelto di aiutare le persone”. Sono state queste le parole con cui Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, ha aperto l’assemblea nazionale dell’associazione che si è svolta sabato 12 aprile 2025 a Settimo Torinese e a cui hanno partecipato oltre 470 rappresentanti dei Comitati della Cri. La giornata ha avuto inizio con il taglio del nastro per inaugurare la nuova tensostruttura realizzata nel Centro Fenoglio e che ha ospitato l’evento, a seguire, dopo i saluti iniziali ai partecipanti, il video messaggio del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, intervenuto da Firenze dove stava partecipando ad un evento organizzato dalla scuola di politiche europee Akademia.
I saluti istituzionali: Cirio e Piastra

“Vi porto il saluto della Regione Piemonte, sono qui – ha detto Alberto Cirio – per esprimervi il nostro grazie. La Croce Rossa Italiana è per tutti nel mondo un imprescindibile punto di riferimento. Il Piemonte vi vuole bene”.
A seguire il saluto e l’intervento della sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra: “È anche merito del centro Fenoglio se Settimo Torinese è quello che è. Questo luogo è l’orgoglio di Settimo, esempio di umanità. Lo è sempre stato, anche in anni difficili quando da qui transitavano migliaia di persone”.
Il Centro Fenoglio, simbolo di accoglienza e impegno
Il Centro Fenoglio 10 anni fa era un villaggio di prefabbricati utilizzati dagli operai che lavoravano alla realizzazione della Tav. Oggi grazie alla Croce Rossa è diventato un punto di riferimento per tutto il Paese nel campo dell’accoglienza, delle emergenze e della formazione, dando anche una grande risposta al crescente fenomeno dei flussi migratori.
“Lo spirito di solidarietà e imparzialità ha sempre distinto l’operato della Croce Rossa, qui e altrove ha proseguito Elena Piastra – uno spirito che non sempre viene capito e anzi sempre più spesso viene ostacolato: viviamo un clima difficilissimo a livello globale, il mondo va in una direzione opposta rispetto ai principi che la Croce Rossa incarna. Quanto sia grave tutto ciò è evidente ogni giorno, soprattutto dove le tensioni sono già sfociate in conflitti criminali. Perché non si può definire diversamente chi trucida operatori impegnati a soccorrere le persone, come capitato a Rafah pochi giorni fa agli operatori della Mezzaluna rossa. Questo però è anche il mondo in cui della Croce Rossa c’è più bisogno”.
Il ricordo dei soccorritori uccisi a Rafah

Un minuto si silenzio ha poi voluto significare l’abbraccio del Movimento a tutti gli operatori umanitari della Croce Rossa “che hanno pagato col sangue il loro impegno di essere vicini a chi soffre, nelle zone di conflitto”, a seguito della perdita, avvenuta giorni fa, di alcuni operatori della Mezzaluna Rossa nella Striscia di Gaza. A chiederlo il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, a seguito della proiezione del video di Alessia Borzacchiello, Delegata CRI in Medio Oriente, che con le parole ha ripercorso quei tristi momenti: “Il 23 marzo scorso, nel sud della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento, la Mezzaluna Rossa Palestinese aveva inviato le sue ambulanze per prestare soccorso ai numerosi feriti. Mentre un primo gruppo di ambulanze era riuscito ad evacuare i feriti, un secondo convoglio, i cui mezzi erano chiaramente identificabili tramite gli emblemi e le sirene accese, è stato colpito dal fuoco diretto. Da quel momento ogni contatto con gli operatori è stato perso. Dopo quasi 10 giorni, l’orrore di cui si temeva è diventato realtà: le ambulanze sono state ritrovate distrutte e sepolte sotto la sabbia, assieme ai corpi dei soccorritori. La sorte di un nono soccorritore è ancora sconosciuta: di lui non si hanno più notizie, nonostante i numerosi appelli e tentativi di contatto e coordinamento con le autorità israeliane”.
“La neutralità è una delle bandiere della nostra azione”, ha aggiunto Valastro. “Noi non prendiamo parte, non prendiamo posizione davanti ad un conflitto. Le vergognose cerimonie per il rilascio di ostaggi hanno visto gli stessi affidati a noi, all’unica realtà di cui tutti si fidassero. È importante parlare con tutti, spiegare ciò che siamo: non è possibile che qualcuno pensi che siamo schierati. Non è accettabile che i nostri operatori, le nostre ambulanze siano un bersaglio”.
Una strategia che guarda al 2030, obiettivi futuri: inclusione, salute, ambiente
Nel corso dell’assemblea, Rosario Valastro ha poi relazionato sulle attività e i traguardi fin qui raggiunti dalla Croce Rossa Italiana e tracciato le linee guida per il futuro, tenendo presente quella che è la strategia operativa dell’associazione, tracciata fino al 2030, che oltre i punti saldi come la diffusione del principio umanitario internazionale e l’impegno costante in ambito sanitario, non solo nell’emergenza, ma teso anche a tutelare e promuovere l’educazione universale e l’accesso equo alla salute e alla sicurezza delle persone. Inoltre, il futuro della Croce Rossa vuole concentrarsi ancora di più sul promuovere una cultura dell’inclusione sociale per un’integrazione attiva delle persone in situazioni di vulnerabilità, nel dare risposte concrete alle situazioni di crisi e di emergenza, per aumentare la resilienza delle comunità puntando sulla prevenzione in caso di calamità. Intensificare le azioni di cooperazione internazionale in modo proattivo, favorendo lo scambio di buone pratiche e consolidando la presenza all’estero con progetti e azioni di intervento coerenti ed efficaci.
Pichetto Frattin: “La CRI è ponte tra salute e ambiente”

Nel primo pomeriggio, a chiusura dell’assemblea, l’intervento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Frattin, ospite d’onore dell’evento. “Grazie all’impegno umanitario dei suoi volontari, la Croce Rossa contribuisce alla diffusione di buone pratiche che connettono la salute pubblica con l’impegno per l’ambiente – ha detto il Ministro Pichetto Frattin – un legame ancor più chiaro di fronte ai cambiamenti climatici, che richiedono un lavoro di prevenzione e adattamento, per evitare danni alle comunità colpite da eventi estremi. In questa ottica si pone come di crescente importanza anche l’obiettivo educativo al fine di rafforzare e diffondere la consapevolezza e la conoscenza dei rischi”.
“Ringrazio il Ministro Pichetto Frattin per averci onorato della sua presenza. Tutelare l’ambiente significa aver cura della vita. Siamo convinti che condividere buone pratiche sia fondamentale per un domani sostenibile. Per riuscire, è importante sensibilizzare la popolazione, coinvolgendo le nuove generazioni e stimolandole ad essere sempre più motore di cambiamento. La Croce Rossa Italiana, come parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, è impegnata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie sedi e operazioni e si adopera senza riserve per mitigare i cambiamenti climatici e l’impatto negativo che questo fenomeno ha sulla vita delle persone in Italia e nel mondo”, ha aggiunto Rosario Valastro, prima di congedare l’assemblea e chiudere i lavori.
Sono oltre un centinaio i comitati e le unità territoriali del Piemonte della Croce Rossa Italiana, di cui circa 13 tra Langhe, Roero e Monferrato.
Andrea Olimpi
Le video interviste
