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Alba / La poesia è una risorsa didattica: lo insegna l’istituto Piave-San Cassiano

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ISTRUZIONE Da anni l’istituto comprensivo Alba quartiere Piave-San Cassiano propone ai ragazzi laboratori e corsi di formazione legati alla cura delle parole, ma da qualche tempo, grazie alla collaborazione del professore Francesco Occhetto, si è arrivati a sognare la creazione di una Piccola accademia, in cui «i bambini e le bambine possano mettere in campo azioni poetiche non solo come genere letterario, ma come modo differente di stare al mondo, più consapevole, maturo e pacifico».

A parlare è Sandra Giacosa, docente che in questo percorso ha un ruolo chiave: «Ci siamo avvicinati alla poesia espansa: un approccio educativo e interdisciplinare, basato sullo sguardo amorevole e la cura profonda. Le fragilità esistenziali possono essere comprese tramite modalità d’ascolto che prevedano quale interprete principale la parola gentile e accudente. I laboratori, realizzati con i bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, e i corsi di formazione per i docenti, sono concentrati sul potere trasformante delle azioni poetiche, sulla cura dell’anima a cui orienta la grande scrittura di ogni tempo e di ogni Paese».

Questo approccio trova terreno fertile in un istituto che già promuove molto la lettura. «Sono presenti sei biblioteche scolastiche: tre dell’infanzia, due della scuola primaria, una delle medie. Abbiamo un patrimonio librario di circa 20mila volumi, che si può consultare sul sito Opac rbsliguriapiemonte», dice Giacosa. Questi luoghi sono importanti perché «forniscono servizi, libri e risorse per l’apprendimento che consentono a tutti i membri della comunità scolastica di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell’informazione in qualsiasi forma e mezzo».

Anche i più piccoli possono «cogliere i precipizi filosofici»

Anima della poesia espansa tra i banchi di scuola è Francesco Occhetto, docente alla scuola Rodari e curatore del volume Poeti iraniani: dal 1921 a oggi per Mondadori, oltre che dei diari La mia voce sa ancora di stelle di Adriana Zarri per Einaudi. Al giovane studioso, che sabato 17 maggio proporrà ad allievi e famiglie una passeggiata nel quartiere dal titolo “Il respiro delle parole”, abbiamo chiesto di parlarci dell’iniziativa.

Alba / La poesia è una risorsa didattica: lo insegna l'istituto Piave-San Cassiano
Francesco Occhetto

Come si sono sviluppati i laboratori e quali poeti avete letto durante le sperimentazioni in classe?

«Rivolti alle scuole primarie Rodari e Montessori e alla secondaria Macrino, i laboratori si sono sviluppati in base alle specificità di ogni classe, prevedendo tanto un approfondimento tecnico del linguaggio poetico, quanto un’esperienza di fioritura letteraria ed esistenziale degli studenti. Una sperimentazione della poesia intesa come arte della vita, spazio di ricerca che ci permette di agire in modo più consapevole, imparando a esprimere amore, gioia, dissenso, dolore, per meglio pensare, ricordare, risvegliare… I poeti letti in classe sono stati i più diversi, da Rilke a Wisl/awa Szymborska, da Emily Dickinson a Chandra Candiani. Come si può notare, non propriamente autori “per ragazzi”, a dimostrazione dell’universalità della vera poesia e, soprattutto, della capacità anche dei più piccoli di cogliere e fare propri i precipizi filosofici e metafisici a cui essa espone».

L’iniziativa avrà sviluppi?

«Grazie agli insegnanti e allievi dell’istituto comprensivo Alba quartiere Piave San Cassiano si è creata una comunità di “cuori pensanti”. Da un piccolo laboratorio poetico proposto ai docenti due anni fa è nato un meraviglioso progetto che mi ha permesso di incontrare centinaia di studenti che oggi conoscono appieno il valore salvifico della poesia. Confido nella possibilità di continuare ad accompagnarli, come pure trasmettere in futuro a tanti altri studenti l’indomabile fiducia nelle parole».

Lorenzo Germano

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