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Dalla pedana ai disagi: la disavventura degli atleti Titans al ritorno dagli ICU Worlds

Bloccati a Lisbona dopo i Mondiali di cheerleading per il blackout

Gli atleti Alba Cheers Titans si allenano nell'aeroporto di Lisbona
Gli atleti Alba Cheers Titans si allenano nell'aeroporto di Lisbona

LISBONA Era iniziata come sempre con il sorriso e tanto entusiasmo l’avventura degli atleti della Palestra Titans, impegnati con il Team Italy agli ICU Worlds di Orlando, in Florida – in sostanza, i Mondiali di cheerleading. Nessuno avrebbe mai immaginato che il finale di questa esperienza sarebbe stato surreale.

Accantonando per un attimo i risultati sportivi, comunque positivi, ripercorriamo quanto accaduto il 28 aprile, giorno del rientro.

Alle 6 del mattino, i 46 atleti del Team Italy atterrano a Lisbona per uno scalo di sette ore prima di ripartire verso Milano Malpensa. Intorno alle 11.40, mentre si avvicinano all’imbarco, un blackout colpisce buona parte di Francia, Spagna e Portogallo, coinvolgendo anche l’aeroporto della capitale lusitana.

Tutto si spegne. I monitor si riaccendono a intermittenza, ma il gate è inaccessibile, la folla cresce. Tra stanchezza, jet lag e confusione, i ragazzi attendono per circa un’ora, finché non vengono invitati ad abbandonare l’aeroporto per motivi di sicurezza: senza corrente, ogni operazione era paralizzata. Sono circa le 13.30.

La comitiva – composta da 46 persone, tra cui 8 minorenni, provenienti da tutta Italia, inclusa Alba – si avvia verso l’uscita, trovando un imponente presidio delle forze dell’ordine. Una voce non confermata parla dell’impossibilità di rientrare una volta usciti, così decidono di restare. Si accampano nell’atrio dello scalo, circondati dai propri bagagli.

Dalla pedana ai disagi: la disavventura degli atleti Titans al ritorno dagli ICU Worlds
Atleti Alba Cheers bloccati a Lisbona

Con il passare delle ore, emergono i primi problemi: niente bancomat, carte inutilizzabili, internet assente. Le comunicazioni telefoniche sono quasi impossibili. Alcuni riescono a procurarsi acqua e cibo grazie a qualche contante. Una bottiglia d’acqua costa anche 3 euro, e loro sono in 46.

Fortunatamente, grazie alla segnalazione dei familiari in Italia, interviene l’unità di crisi della Farnesina. Arrivano i rappresentanti dell’ambasciata italiana, che forniscono i primi aiuti, tra cui l’acqua. Quando cala la notte, quello che sembrava un presidio si trasforma in un accampamento: si dorme a terra, ci si arrangia come si può.

Alle 4 del mattino, dagli altoparlanti annunciano le priorità per gli imbarchi. I coach, tra cui Francesca Topino, si recano al desk alle 6 e ci restano fino alle 12.30. Solo allora ottengono una risposta: un nuovo volo è disponibile, ma solo il 2 maggio.

Nel frattempo, la compagnia aerea TAP Airlines declina ogni responsabilità. La protezione civile portoghese, contattata su indicazione dell’ambasciata, non risponde. L’agenzia viaggi che aveva curato la trasferta si attiva e promette una sistemazione alberghiera in tempi brevi.

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Francesca Topino, allenatrice della squadra Coed Alba Cheers

“A parte la disavventura in sé – racconta Francesca Topino, allenatrice della squadra Coed Alba Cheers – c’è da considerare il disagio per chi, come me, sarebbe dovuto rientrare al lavoro. Ci saranno anche spese extra da affrontare”. Ma riesce comunque a sorridere: “Mentre eravamo nell’atrio, abbiamo fatto qualche stunt per passare il tempo. C’erano troupe televisive che ci hanno ripreso: siamo finiti nei telegiornali. Così le autorità aeroportuali ci hanno notato e ci hanno accolto nella lounge, dove almeno possiamo ricaricare i cellulari”.

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Atleti Alba Cheers bloccati a Lisbona

Tornando alla parte sportiva, il bilancio è più che positivo. Splendido quarto posto per Carola Farinasso, Giorgia Rinaldi, Roberta Bosio e Sara Massa nel Senior All Girl Elite, guidate da Giulia Nervo, anch’essa della Titans. Dopo il terzo punteggio in semifinale, la medaglia è sfumata per un soffio.

Nel Senior Coed Elite, allenato da Francesca Topino e forte di undici atleti Titans (Francesco Cordero, Giulia Nervo, Isabella Deltetto, Luca Sacchero, Manuela Tituccio, Matilde Ferrero, Matteo Bosio, Matteo Bussolino, Matteo Giordi, Silvia Guerra, Tommaso Prati), è arrivato un nono posto che non riflette la qualità dell’esercizio. Dopo il sesto punteggio in semifinale, il team ha osato modifiche per puntare al podio, ma la finale non ha premiato il coraggio.

Da segnalare infine l’onore per Isabella Deltetto, al debutto mondiale, scelta come portabandiera dell’Italia durante la cerimonia inaugurale.

Il Team Italy Cheerleading è stato sostenuto da Alba Cheer, con 48 atleti provenienti da otto società sportive: un progetto ambizioso, realizzato con passione, che resterà impresso nella memoria di tutti.

Anche per l’epilogo inatteso e, si spera, irripetibile. Noi continueremo ad aggiornarvi.

Andrea Olimpi

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