
ALBA Sul gruppo Facebook Sei di Alba se…, la scorsa settimana sono apparse diverse testimonianze relative a un presunto molestatore. «Stasera, uscita da lavoro alle 21, in una piazza Monsignor Grassi deserta mi ha inseguito di corsa l’uomo incappucciato che gira sempre ad Alba. Per fortuna avevo la macchina vicino e mi sono chiusa dentro. Corre veloce e non si sa quali intenzioni abbia, fate attenzione se è buio e siete sole».
E ancora: «Ieri sera, verso le 23, alla Moretta sono stata vittima di una tentata aggressione da parte di un uomo incappucciato, con lo zaino, vestito di nero, di pelle mulatta e barbetta. Mi ha inseguita in corso Langhe e, pur cambiando direzione, continuava a seguirmi. Non si è allontanato neanche quando gli urlavo contro».
A confermare la possibile fondatezza delle notizie è Antonio Di Ciancia, comandante dei Vigili albesi. «L’uomo in questione ha una cinquantina d’anni, è un tunisino che vive da 25 anni in Italia», spiega. «Risiede a Bra, ma è formalmente una persona senza fissa dimora. Non ha più rapporti con i parenti, lo chiamano Paolino e conosce la lingua piemontese. In diverse occasioni lo abbiamo identificato e sanzionato per ubriachezza molesta. Di solito, staziona tra le piazze Monsignor Grassi e Cristo re. Quando non è ubriaco, penso possa recarsi nel centro di via Pola. Per il consorzio socioassistenziale è difficile prendersi cura di lui per la residenza».
Le segnalazioni alle Forze dell’ordine «sono già arrivate da alcuni cittadini e dai gestori del supermercato In’s di piazza Monsignor Grassi, dove si rifornisce di vino. Potremmo, nel caso fosse sanzionato due volte per lo stesso illecito e nel medesimo luogo nell’arco di 48 ore, segnalarlo alla Questura per avviare il Daspo urbano».
Come puntualizza Di Ciancia, «invece di scrivere su Facebook, consigliamo di denunciare i fatti alle altre Forze dell’ordine. Altrimenti, si crea solo allarmismo, anche se sono già passati alcuni giorni».
Davide Barile
