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Maurizio Marello saluta Alba con una lettera aperta

Maurizio Marello dice basta alla politica
Maurizio Marello

ALBA Carissimi tutti, quella di questi giorni è stata per me una scelta di vita. Tanto semplice quanto difficile da farsi. Non c’entrano i ragionamenti politici, le strategie, ne tanto meno le convenienze.
Ho provato , anzi era da tempo che ci provavo, a fare un po’ di ordine, rimettendo in fila le priorità di questo tempo che mi e’ concesso di vivere. La professione, la famiglia e qualche altra nuova prospettiva hanno avuto la meglio.
Il lungo cammino istituzionale ( 26 anni) è stato per me motivo di realizzazione: sono oggi, quello che sono stato in tutti questi anni, e l’impegno sociale, politico ed amministrativo mi ha senza dubbio plasmato. Quindi non lo rinnego, anzi lo voglio rivalutare in un’altra luce.
Si tratta perciò di una scelta tutta positiva e concreta. Senza rancori ma solo con tanta gratitudine nel cuore.
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato nell’impegno pubblico; ringrazio per avere avuto la possibilità di servire, e servendola, di amare Alba, la mia città, ed il suo territorio, un amore che non può venire meno.
Chi ama la propria comunità non la abbandona e quindi non può rinunciare alla politica nel senso più profondo del termine. Semplicemente termina una modalità di azione politica, con la consapevolezza che non è l’unica.
Lo faccio ringraziando ancora tutti voi uno ad uno. Lo faccio con la serenità di chi ha visto in questi mesi un giovane Sindaco che con i suoi collaboratori e la sua squadra ha “spiccato il volo”: gli albesi sono in mani sicure.
Ieri sera nella Langa montelupese dove mi trovavo, la pioggia battente mi ha ricordato l’incipit de La Malora, pagina fenogliana tra le più alte del novecento letterario italiano: “ pioveva su tutte le Langhe, lassù a San Benedetto mio padre si pigliava la sua prima acqua sotto terra.”
La pioggia di San Benedetto su una terra aspra e dura, persino crudele: li stanno le nostre comuni radici che non dobbiamo smarrire anche se quel tempo ci sembra erroneamente lontano.
Ecco, io sentivo da un po’ di tempo un senso di smarrimento ed il “ritorno all’ essenziale” che ho potuto concretamente sperimentare e vedere nella vita e negli occhi dei fratelli e sorelle incontrati nei villaggi rurali del Kenya qualche settimana fa, mi ha aiutato molto ed ha messo a fuoco quello che fino ad ora intuivo ma che era ancora sfuocato.
Auguro a tutti voi di continuare a servire al meglio la nostra città e le persone che la vivono, ciascuno nel proprio ruolo, con la consapevolezza delle cose essenziali.
Ad maiora!

Maurizio Marello

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