Ultime notizie

Resta il caos nel mondo dei velox tra ricorsi e incertezze

Resta il caos nel mondo dei velox tra ricorsi e incertezze 1

IN STRADA Le regole introdotte con il nuovo Codice della strada possono creare confusione nei guidatori, ma ci sono ambiti su cui aleggia una patina nebulosa già da prima: gli autovelox.

Sebbene privi di omologazione e quindi, inutilizzabili, restano ai bordi delle strade a presidiare sulla velocità di chi, incurante della loro presenza, transita davanti superando i limiti. I giudici di pace di tutta Italia analizzano le pratiche di quanti decidono di non pagare le multe e fare ricorso ai verbali, l’Albese non è immune. «A inizio settimana siamo stati dal giudice di pace ad Alba per due ricorsi. I miei assistiti contestavano le sanzioni emesse dagli apparecchi presenti in zona. Ovviamente abbiamo vinto noi, la legge è dalla nostra parte, c’è poco da fare», commenta Mario Gatto, presidente di Globoconsumatori, l’associazione a difesa dei consumatori che da anni si occupa della questione.

Resta il caos nel mondo dei velox tra ricorsi e incertezze

Ma c’è dell’altro. Mentre proseguono le cause avviate dai conducenti anche Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, fa un passo indietro bloccando di persona il decreto in fase di trasmissione a Bruxelles che avrebbe dovuto regolamentare l’uso degli autovelox perché «sono necessari ulteriori approfondimenti». Il decreto del Mit avrebbe permesso di considerare gli apparecchi approvati dal 2017 automaticamente omologati.

Sulla questione era intervenuta anche la Globoconsumatori. «Non possono sanare con un decreto ministeriale ciò che non è in regola per legge».

«Proprio quando, per la prima volta una Procura della Repubblica ha messo mano a un autovelox, è emersa un’imputazione per un reato, che presumibilmente coinvolgerà anche chi ha acquistato o noleggiato tali impianti ma soprattutto chi ne ha fatto uso, consapevole che fossero fuori legge e norma, come si può affermare che (con un decreto ministeriale) sono sanati tutti gli autovelox dal 2017 in avanti, compreso quello al centro dell’inchiesta della Cassazione, senza averli controllati? Secondo le fonti del diritto è un documento di secondo livello; prima vengono la legge e il decreto legge».

Aggiunge la Globoconsumatori: «Il Codice della strada è un decreto legge firmato dal presidente della Repubblica, nel quale l’articolo 142 comma 6 riporta che gli strumenti di rilevamento devono essere omologati ma non pare che mai sia stato avviato un percorso di omologazione».

Il passo indietro del ministro Salvini «è stato un atto coraggioso», ha commentato Mario Gatto.

La condizione di incertezza attanaglia anche chi, preposto ai controlli, non sa più come muoversi. «Abbiamo deciso di non utilizzare apparecchi fissi per il rilevamento della velocità. Preferiamo stare in strada che nei Tribunali», spiega il vicecommissario della Polizia locale di Guarene Giorgio Ranuschio.

«Il nuovo Codice della strada non è intervenuto sul tema e abbiamo notato un incremento nella velocità. I cittadini di Guarene ci chiedono di aumentare i controlli su strada. Attivare velox fissi ci farebbe cadere in contenzioso. Sul tema c’è molta confusione, attendiamo chiarimenti da Roma», aggiunge Ranuschio.

Per alcuni la soluzione resta fare ricorso alle multe che molte Amministrazioni decidono di continuare a emettere anche con i tanto discussi strumenti più tradizionali. Discorso a parte riguarda gli strumenti mobili con contestazione immediata, quelli, per ora, restano fuori dal dibattito.

 Elisa Rossanino

Banner Gazzetta d'Alba